Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

But as long as you love me so, let it snow - I, Role Privata L.M. - Affitto camera 004 Thestral

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view post Posted on 7/12/2023, 15:05
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Caposcuola Corvonero
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Da più di due anni non metteva piede fuori da Hogwarts, se non per commissioni giornaliere, durante le vacanze, sia estive che natalizie. Da più di due anni dormiva nel letto della sua stanza nel dormitorio dei Corvonero, da più di due anni, ogni volta che apriva gli occhi, vedeva sempre la stessa immagine, ma quest'anno le cose sarebbero andate diversamente.
Aveva preso in affitto una stanza ai Tre Manici di Scopa per una settimana, avrebbe lasciato quella che oramai definiva casa per due intere settimane e non lo avrebbe fatto da solo. Mentre preparava una piccola valigia con le cose essenziali, Desmond ripensava ai cambiamenti degli ultimi mesi che avevano completamente stravolto la sua vita.
Non avrebbe passato il Natale con la sua famiglia, riteneva di non averne più una, avrebbe passato il Natale con Lui. In un modo quasi ironico, quel periodo di festa, corrispondeva anche alla prima volta in cui Lex si era confessato a lui e Desmond non aveva potuto negare che provava qualcosa di profondo per il ragazzino. Tutto era iniziato da quel giorno di Natale e fra un paio di giorni sarebbe stato il loro primo anniversario.
Un anno era passato da quel giorno. Un lunghissimo anno scandito da lezioni, campiti e lavoro con un intermezzo di esami che era meglio dimenticare ma che gli avevano permesso di lasciare Hogwarts senza venir obbligato a tornare a casa, quella casa che non aveva più.
Mentre preparava la valigia, mettendo un paio di pigiami - Che forse non avrebbe neanche messo, troppo fastidiosi da indossare - e dei vestiti di ricambio, insieme ai regali che aveva comprato per Lex e altri suoi compagni, decise di scrivere a un conoscente che avrebbe potuto ospitarlo durante la settimana rimanente. Non poteva permettersi di pagare una seconda settimana ai Tre Manici di Scopa e poi era giusto che Lex tornasse un po' dalla sua famiglia, non potendo tornare a Hogwarts e neanche dai genitori, scrisse a quel conoscente che non vedeva da mesi ma che sicuramente lo avrebbe ospitato per qualche giorno.
Lasciò il biglietto a Horus e sistemò le ultime cose in valigia, non troppo grande, per poi mettere Reina nel trasportino mentre Horus, una volta tornato dalla consegna, lo avrebbe seguito in volo senza aver bisogno di essere chiuso in una gabbia, cosa che odiava.

[...]

Il ventitré di dicembre, dopo innumerevoli mesi passati fra le quattro enormi mura del Castello, Desmond stava lasciando Hogwarts per godersi le vacanze natalizie insieme a Lex, senza aver bisogno di rubare quei piccoli momenti di nascosto, senza temere che le loro effusioni sarebbero state scoperte e punite. Con la mente tranquilla, si sarebbero goduti quella settimana senza problemi, godendo solo della compagnia l'uno dell'altro. Dopo aver sorpassato i Cancelli della scuola, si materializzò con le proprie cose davanti ai Tre Manici di Scopa. Con Lex si erano messi già d'accordo, quando Desmond si sarebbe sistemato nella stanza dopo aver preso le chiavi in consegna, gli avrebbe mandato Horus così da raggiungerlo nell'immediato.
Dopo aver pulito le scarpe dalla neve in eccesso per evitare di sporcare all'interno, si sarebbe diretto al bancone per la consegna delle chiavi.
Buongiorno, sono qui perché ho prenotato la stanza Thestral, la numero quattro, per due persone a nome Desmond Tarabay.
In quella settimana avrebbe dovuto anche lavorare ma per lui non sarebbe stato un problema, non avrebbe mai lasciato Ms. Corbirock e Ms. Melankholiya in difficoltà in questo periodo in cui il commercio prendeva letteralmente vita, più del solito. Avrebbe atteso di essere servito immaginando già come sarebbe stato abitare lì per un'intera settimana.
 
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view post Posted on 12/12/2023, 14:24
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Il clima festivo iniziava decisamente a farsi sentire. Hogwarts era stata addobbata alla perfezione come ogni anno per le vacanze natalizie: le aveva osservate sognante mentre per la prima volta in sette anni si era ritrovata a lasciare le calde ed accoglienti mura del castello, il baule che veniva trascinato dietro pesantemente dietro di lei e JJ sulla spalla destra. Aveva lasciato il suo baule nel retro, approfittando della benevolenza di Madame Luna: era il 23 dicembre, mancavano soltanto due giorni a Natale e lei, alla fine del suo turno, avrebbe fatto il check in per entrare nella sua camera in compagnia di una delle pochissime persone con cui avrebbe voluto passare le feste. Quel sabato mattina la Wilson aveva accettato di buon grado il suo turno: uno dei motivi che l'avevano spinta a affittare una camera proprio ai Tre Manici di Scopa era stato quello di essere abbastanza vicina ai suoi posti di lavoro, altrimenti difficilmente raggiungibili non possedendo lei alcuna licenza per la materializzazione. Stava servendo una coppia di adorabili signori, che l'avevano fermata per raccontare come fosse nata la loro storia d'amore e tutti i loro travagli prima del matrimonio, quando il campanellino della porta segnalò l'arrivo di un nuovo cliente. Non fu affatto stupita di osservare l'ingresso di Desmond con al seguito il suo baule: aveva infatti dato una sbirciata alle prenotazioni delle camere a inizio turno, scoprendo che proprio il ragazzo aveva affittato una stanza per due. Il nome del suo coinquilino era scritto chiaramente sotto il suo, ma l'arrivo imprevisto dei clienti l'aveva distolta dal libro delle prenotazioni, non colmando la sua curiosità.

"Desmond! Ben arrivato. Anche tu passerai le feste qui?"

Con un gran sorriso aveva accolto l'arrivo dell'amico, congedandosi cortesemente da quella coppietta per dedicarsi al servizio che il Corvonero avrebbe richiesto. La mattina stessa, a inizio turno, Lara si era dedicata insieme alla proprietaria alla preparazione delle stanze che avrebbero visto l'arrivo degli inquilini quel giorno stesso, gli Elfi Domestici avevano svolto le più basilari pulizie -come spazzare il pavimento e cambiare le lenzuola- e Lara si era presa la libertà di rendere le camere più natalizie, con decorazioni graziose a tema. Si era occupata personalmente di incantare uno degli asciugamani puliti affinché assumesse le sembianze di un omino di pan di zenzero, che li aspettava appoggiato al centro del letto.

"La Stanza Threstal per due, certo. -Lara rivolse al ragazzo uno sguardo malizioso, mentre un ghigno prendeva posto sul suo volto. Si diresse al bancone, dove veniva conservata la lista dei preventivi già stilati da Madame Luna, insieme al libro delle prenotazioni e alle chiavi delle camere. Allora, me lo dici tu con chi passerai le vacanze o guardo sulla prenotazione?"

Prese le chiavi della stanza quattro, rigirandosele tra le dita per qualche secondo, pensando seriamente di non dargli le chiavi fino a quando non avesse detto lui stesso chi fosse il ragazzo -o la ragazza- con cui usciva. Sembrava aver superato quella fase rancorosa che vedeva quella terza persona come una minaccia che le aveva portato via Desmond: inizialmente si era infuriata quando il ragazzo le aveva detto che lei era semplicemente il tramonto prima della sua oscurità e che era riuscito a trovare la luce in un'altra persona, si era sentita sbagliata, non abbastanza importante per lui. Poi era andata avanti ed aveva capito in fretta che Desmond era stato una semplice parentesi di felicità nella sua vita, come sperava di esserlo stata per lui. Allungò le chiavi al ragazzo con un sorriso.

"Stanza 004, è davvero deliziosa. Sali pure le scale, la troverai sul corridoio a destra: impossibile che tu ti sbagli, ma se hai bisogno chiamami pure. -lasciò la chiave nella sua mano, indicandogli la strada per raggiungere tranquillamente la sua camera. Da quanto leggo sul preventivo, il tuo totale è di 40 galeoni, più tre galeoni di caparra che ti verranno restituiti al momento della riconsegna delle chiavi, se non ritroveremo danni. Per la colazione l'orario è dalle 7 alle 10, per quanto riguarda i pasti, potete scendere quando volete: magari mandateci un appunto, così vi teniamo da parte uno dei nostri tavoli migliori."

Lo liberò quindi dalla sua presenza, lasciandogli tutto il necessario per salire le scale e raggiungere la sua stanza, dove avrebbe trovato tutti gli arredi necessari per un ottimo soggiorno e una copia del Menù, grazie alla quale lui e il suo compagno avrebbero potuto scegliere gli alimenti da consumare prima di scendere al pub.

"Buon soggiorno! Ho la sensazione che ci rivedremo spesso, questa settimana."
 
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view post Posted on 12/12/2023, 21:57
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Rimanere al di fuori di Hogwarts per un'intera settimana gli sembrava davvero strano. Da quasi due anni era rimasto chiuso nelle quattro mura del Castello, seppur enormi, senza riuscire ad avere altra Casa all'infuori di esso, ma questa volta sarebbe stato diverso, lui era cambiato da molto tempo a questa parte e non era per forza un cambiamento negativo.
L'aver abbandonato completamente la propria famiglia aveva cambiato la sua vita, neanche lui riusciva a capire se in questo abbandono ci fosse qualcosa di negativo, forse l'allontanamento con il fratello lo aveva scosso più di ogni altra cosa ma in verità non voleva pensarci in quel momento. Voleva godere di ogni attimo di libertà, di non avere quel maledetto coprifuoco ma soprattutto di non dover trovare un anfratto nascosto per avere un po' di privacy insieme a Lex. Avrebbero potuto viversi in ogni modo possibile, senza il rischio di eventuali punizioni.
Ad accoglierlo ai Tre Manici di Scopa ci fu Lara e a dire la verità fu felice di vederla. Le cose fra loro erano decisamente migliorate dopo il loro silenzioso litigio, dal loro passato erano riusciti a prendere ciò che c'era stato di buono per fare una specie di evoluzione in positivo cambiando il loro rapporto in una vera amicizia.
Quell' "anche tu" implica che farai lo stesso?
Disse con leggero sarcasmo, non aspettandosi di ritrovarsela come cliente ai Tre Manici ma in verità non gli dispiaceva affatto, anzi, avere l'opportunità di passare del tempo anche con lei, magari presentarla a Lex, non sarebbe stato affatto male.
Si fermò davanti al bancone per sbrigare la parte burocratica e alzò il viso guardandola negli occhi dopo la sua domanda fin troppo curiosa. Allungò la mano sul foglio di prenotazione per impedirle di vedere il nome e un piccolo ghigno apparve sul suo viso.
Sei troppo curiosa, non meriteresti di sapere ma non ho nulla da nascondere quindi... Spostò la mano dal foglio. ...passerò la settimana con Lex, invece tu starai da sola?
Come se non si fosse reso conto al Madama Piediburro o alla festa di Halloween, una certa vicinanza con un certo Serpeverde. Dopo i convenevoli Desmond depositò il denaro sul bancone insieme anche ai tre galeoni della caparra per recuperare le chiavi che gli porgeva. Annuì alle sue istruzioni immaginando già le prelibatezze che avrebbe potuto assaggiare in quel luogo, ovviamente non si sarebbe trattenuto visto che era tutto compreso.
Tutto chiaro, grazie per le indicazioni. Sono contento che anche tu alloggerai qui, spero di vederti spesso.
Disse sinceramente mentre recuperò il baule dal pavimento per indirizzarsi verso la camera che Lara gli aveva indicato. Dopo aver inserito la chiave nella toppa sarebbe entrato nella camera trovandola decisamente diversa da quella nel suo Dormitorio a Hogwarts. Non migliore, ma diversa. Dopo aver aperto la finestra subito Horus arrivò sul davanzale e ne approfittò per mandare un gufo a Lex per dirgli che aveva preso la camera e che lo stava aspettando. Visto che aveva superato l'esame di Materializzazione, cosa che non avevano ancora festeggiato, sicuramente non ci avrebbe messo molto ad arrivare, intanto lui si sarebbe messo a proprio agio svuotando il baule, per poi posizionarlo di lato così da non dare alcun fastidio, e riempendo una parte dei cassetti e una parte dell'armadio con i propri vestiti, lasciando il posto anche per gli abiti del Tassorosso. Liberò anche Reina, già di malumore per i vari cambiamenti, che trovò subito il suo posto preferito in un angolo della stanza. Un attesa del ragazzo esplorò anche la parte del bagno che aveva una grossa vasca e tutti i comfort che spesso nei bagni a Hogwarts non avevano, quello sarebbe stato un bel cambiamento.
 
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view post Posted on 13/12/2023, 12:41
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Oramai il natale era alle porte e, per la prima volta, non l'avrei passato né al Castello né a casa. Desmond mi aveva invitato a passarlo con lui, ai Tre Manici di Scopa, e sebbene non potessi negare che il passare per la prima volta la notte in sua compagnia mi rendesse un po' ansioso, era anche avvolto da un mix di emozioni positive. L'appuntamento era proprio al Pub per quel giorno e non avevo idea di quante e quali cose divessi portare con me. Il baule che possedevo era piuttosto capiente e lo riempii quasi fino all'orlo per l'occasione, posizionando proprio sopra a tutti i miei vestiti il pacchetto di Mondomago contenente il regalo per il mio ragazzo.
Osservai l'orario: ero in ritardo e infatti dopo pochissimo tempo un gufo picchuettò alla finestra del dormitorio. Era Desmond che mi stava avvisando di essere già arrivato nella stanza assegnata, la Thestral. In fretta e furia, trascinando con non poca fatica il bagaglio che pesava molto più del necessario, uscii dal castello e mi portai fino oltre i castelli della scuola. Da lì in poi non ci sarebbero stati incantesimi anti-materializzazione che mi avrebbero impedito di arrivare ad Hogsmaede e, dopo essermi preso qualche manciata di secondi per prepararmi al meglio, mi smaterializzai fino ad arrivare a qualche metro di distanza dal locale. Appena arrivato percepii un lieve senso di nausea, segno che non avevo eseguito al meglio la materializzazione e dunque mi presi un momento per guardarmi intorno. Sebbene avessi ottenuto la Licenza di Materializzazione, non potevo certamente definirmi un esperto e il fatto di viaggiare nel Vuoto non mi metteva completamente a mio agio.

Con fatica mi approcciai all'ingresso del locale, dive c'era Lara, una ragazza di Serpeverde che avevo avuto modo di conoscere in Sala Grande tempo prima, dietro al bancone e dunque mi avvicinai a lei.
"Ciao Lara, buongiorno, come stai?"
Avrei atteso la sua risposta prima di riprendere parola. Normalmente avrei cercato di essere più riservato, ma complici le cariche che sia io che Desmond ricoprivamo al Castello, la nostra relazione era oramai alla luce del sole e conosciuta dai più.
"Credo che Desmond sia già arrivato e mi stia aspettando."
Avrei quindi atteso le sue indicazioni prima di avviarmi verso la stanza indicata, nella quale avrei trovato il mio ragazzo ad attendermi.
Ancor prima di bussare sulla porta iniziai ad arrossire. Fino a quel momento il passare delle notti insieme era qualcosa di programmato ma ancora astratto, da lì a poche ore tutto sarebbe stato reale.
Presi un gran respiro, poi con le nocche diedi due colpi sulla porta di legno e poi abbassai la maniglia per entrare prima ancora di sentire un "avanti" dall'interno, sintomo che nel corredo di emozioni che mi ricopriva l'eccitazione era una delle parti preponderanti.
"C-ciao scusa il ritardo" avrei detto abbassando la testa appena entrato.
Con fatica trascinai il baule all'interno della stanza, maledicendo me stesso per aver portato un sacco di roba non necessaria ed ingombrante, poi levai il pesante mantello nero rimanendo con un maglione bordeaux e dei pantaloni di jeans chiari abbastanza stretti.
"Come stai?" avrei quindi chiesto a Desmond, cercando di rompere un po' la natuarale tensione che avevo a causa di quella nuova esperienza.
Mi guardai intorno. La stanza era meravigliosa, ma in quel momento, data la presenza del bronzo-blu, avrei trovato deliziosa perfino la Stamberga Strillante. Il gigante buono sembrava essersi ambientato velocemente ed aveva già svuotato il suo baule riempiendo gli spazi necessari e lavandolo dal centro della stanza.
"Oh..." esclamai con tono un po' sconsolato ed abbassando un po' il capo, rendendomi conto che il mio ritardo doveva essere piuttosto ampio per aver dato il tempo al ragazzo di sistemare tutto quello che aveva portato.
"Oh!" esclamai nuovamente, stavolta con tono felice e con gli occhi che iniziarono a brillare. In un angolo della stanza, un po' diffidente, se ne stava un gatto dal pelo abbastanza folto che, se ricordavi bene dai racconti di Desmond, doveva essere Reina, la gatta che di tanto in tanto lo attaccava e feriva ma a cui lui sembrava estremamente affezionato.
Feci cadere il mantello a terra ed abbandonai completamente il mio baule davanti alla porta d'ingresso.
"È... lei?" chiesi quindi al ragazzo, riferendomi a tutti quegli incontri in cui si era presentato con graffi suelle mani o sulle braccia, ma soprattutto al primo in assoluto, in cui il bronzo-blu era uscito proprio alla ricerca dell'animale.
Cercai giusto di fare qualche passo verso Reina in maniera calma, non conoscendo il suo temperamento e il suo comportamento verso di me.
"Sono felice che tu l'abbia portata."

Mi voltai. Ancora non avevo salutato come si deve il bronzo-blu, per cui mi avvicinai a lui.
"La stanza è molto bella, non trovi?" gli chiesi quindi, cercando il contstto fisico in una sorta di abbraccio. Allungai poi il collo, spingendomi il più in alto possibile, alla ricerca di un bacio che avrebbe certamente aiutato ad alleggerire l'aria e a tranquillizzarmi.
 
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view post Posted on 14/12/2023, 23:27
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Si guardò attorno per memorizzare la stanza, per iniziare subito a farla diventare sua in qualche modo perché dopo aver visto per due anni sempre le stesse cose, l'aria nuova di quel cambiamento lo stava facendo sentire un po' destabilizzato.
Immediatamente il pensiero che da lì a poco Lex si sarebbe palesato in quella stanza calmò ogni tumulto. Per la prima volta non si sarebbe sentito solo in quel periodo di festa perché nonostante i Natali precedenti li aveva passati in famiglia, circondato dai suoi genitori e da suo fratello, si era sentito in qualche modo isolato nella sua stessa casa, come se quello non fosse il suo posto. Stavolta sarebbe stato diverso perché aveva trovato la sua dimensione accanto al Tassorosso che lo faceva sentire sempre al posto giusto in qualunque luogo lui si trovasse, solo se c'era Lex insieme a lui ovviamente.
Dopo aver sistemato anche il trespolo dove Horus avrebbe fatto i suoi riposini pomeridiani, percepì il rumore di qualcuno che stava bussando alla porta. Non era passato molto tempo da quando aveva lasciato che il suo gufo portasse il messaggio al fidanzato quindi si aspettava di vederlo entrare.
Non avevamo stabilito un orario quindi non sei affatto in ritardo.
Scosse leggermente la testa e si avvicinò per aiutarlo con il baule che sembrava quasi più pesante di lui, fortunatamente aveva superato l'esame di Materializzazione quindi non aveva dovuto fare la strada da Hogwarts a Hogsmeade con quel peso da trascinare.
Come sto ora che finalmente non dobbiamo guardarci sempre le spalle ogni volta che ci avviciniamo per paura che qualche carica di Hogwarts ci guardi male? Decisamente meglio.
Disse con un pizzico, che poi tanto pizzico non era, di sarcasmo pensando che finalmente, anche se per solo una settimana, sarebbero stati completamente liberi. Liberi di stare insieme tutta la giornata senza doversi separare, liberi di addormentarsi e di svegliarsi insieme mettendo da parte almeno per qualche giorno il carico di responsabilità che avevano entrambi essendo Caposcuola ma anche degli studenti che avrebbero dovuto consegnare compiti e assistere alle lezioni. Sarebbero stati solo due maghi normali che finalmente si godevano le loro vacanze natalizie, sperava senza intoppi. Lex venne attirato completamente da Reina che aveva già trascinato il suo cuscino personale in un angolo e si era appoggiata su di esso mettendosi comoda come se quella fosse già casa sua. Il pelo di Reina era candido, al contrario del suo animo, ma aveva la testa e le zampe di colore grigio scuro e degli occhi che si avvicinavano al verde. Era una gatta davvero particolare e il corpo martoriato di Desmond lo sapeva benissimo.
È lei! Reina ti presento Lex, Lex ti presento Reina.
Non gli disse di non avvicinarsi perché la gatta, con tutti gli altri che non erano il proprio padrone, aveva un atteggiamento docile, quasi dolce. Infatti appena il Tassorosso si avvicinò a lei di qualche passo, la gatta aprì gli occhi e si alzò dal suo cuscino per fare qualche passo e iniziare a strusciarsi fra le gambe del ragazzo, attorcigliando la coda vaporosa attorno alla caviglia, quasi facendo le fusa.
Non si sentì particolarmente offeso da quella reazione, oramai era abituato ad essere trattato male da lei e al contrario era abituato nel vedere gli altri trattati benissimo ma in verità non gli dispiaceva che i due avessero un buon rapporto visto che stava pianificando di rimanere con il proprio ragazzo per molto molto tempo.
Se l'avessi lasciata al Castello, avrei trovato sicuramente la mia camera distrutta.
Già quando stava fuori tutta la giornata trovava qualcosa di distrutto da lei per dispetto, figuriamoci se avesse osato lasciarla per una settimana intera. Lex subito dopo si avvicinò a lui ed evitò in tempo un piccolo richiamo per non averlo salutato come si deve, subito allargò leggermente le braccia per accoglierlo fra di esse e non appena allungò il viso verso il suo, Desmond si abbassò leggermente verso di lui per far incontrare le loro labbra che erano state lontane per troppo tempo.
La mano destra del Corvonero rimase lungo il suo fianco mentre quella sinistra si appoggiò sulla sua guancia circondandola completamente, lasciando che la punta delle dita quasi sfiorasse l'orecchio. Non fu un semplice bacio a stampo, lasciò che le loro labbra iniziassero a ballare una personale danza, quella che conoscevano soltanto loro mentre la punta della lingua andò alla ricerca della gemella non potendo resistere oltre.
Davvero accogliente ma devi vedere assolutamente il bagno.
Poggiò le mani sulle sue spalle e lo fece voltare spingendolo leggermente verso il bagno così da mostrargli una vasca da bagno e tutti gli accessori che nei bagni che usavano loro a Hogwarts sicuramente non c'erano.
Vuoi che ti do una mano a disfare il baule? Ti ho lasciato lo spazio nell'armadio e nei cassetti.
Fortunatamente era riuscito a nascondere i molteplici pensieri che gli aveva preso per Natale prima che lui arrivasse, quindi non sarebbe riuscito a trovarli, almeno non prima della Vigilia.
La quotidianità, ecco cosa mancava a quella storia, e in quella settimana avrebbero potuto avere un assaggio di essa che si sarebbe davvero concretizzata solo quando entrambi avrebbero susseguito i M.A.G.O. e si sarebbero buttati insieme nella vita adulta.
 
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view post Posted on 15/12/2023, 16:55
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Dal non sentire di aver mai avuto una vera e propria casa, Lara si era ritrovata all'età di diciassette anni a percepire di averne più di una. La prima era assolutamente composta dalle mura di Hogwarts: l'aveva ospitata per ben sette anni, senza mai lasciarla andare; aveva trovato molti conoscenti con cui divertirsi e passare una piacevole giornata, diverse persone che poteva considerare amici, pochissime persone a cui avrebbe affidato nelle loro mani la propria vita, senza alcun dubbio. Il secondo luogo era sicuramente il Madama McClan's, il suo primo luogo di lavoro che, guarda caso, coincideva perfettamente con la sua idea di vita lavorativa: adorava ancora la moda, così come le piaceva da impazzire sperimentare con le stoffe che Madame Luna le lasciava a disposizione. Per ultimo, si era aggiunto il pub; per quanto potesse dire di starcisi ancora ambientando, aveva trovato dei complici perfetti nelle dispettose testoline appese alla porta d'ingresso, così come una compagnia ideale in Tweedledee e Tweedledum, gli elfi domestici che generalmente sostavano nelle cucine e preparavano tutto ciò che poteva essere ordinato al bancone. Non le dispiaceva quindi passare le vacanze proprio lì, soprattutto perchè sarebbe stata in compagnia di Jared e, da ciò che aveva appena scoperto, anche di Desmond.

"Hai azzeccato! Starò qui per la prima settimana prima di andare dai miei nonni. -sorrise allegra all'idea di passare una parte di vacanze anche con loro nelle campagne del Derbyshire, in compagnia anche del suo snaso Anuck, che ormai non vedeva da troppo tempo- Allora è Lex il ragazzo misterioso! Ho creduto avessi una mezza tresca con Erick, lo confesso."

Mentalmente, tirò un respiro di sollievo davanti a quella sua confessione, a cui si accorse di reagire molto meglio di ciò che inizialmente si era immaginata. La sua mente l'aveva fatta cadere nell'idea che scoprire chi fosse stato in grado di portare definitivamente la luce nella vita del Corvonero l'avrebbe riempita di rabbia: invece, sentiva soltanto un piccolo vuoto all'altezza del petto, uno di quelli che nella sua mente avevano un significato preciso -la consapevolezza di non essere abbastanza per nessuno. Quel vuoto, però, venne subito riempito dalla domanda del Corvonero, che le fece imporporare le guance in imbarazzo.

"Sono qui con Jared, lo conosci no? Abbiamo affittato una stanza insieme per risparmiare qualche galeone."

Non sapeva in quali rapporti fosse Desmond con Jared, ma a dire la verità, non aveva idea di quali rapporti avesse lei stessa con il Serpeverde. Non avevano definito il loro tipo di relazione, non sapeva nemmeno dire con certezza se la loro fosse una vera e propria relazione: si erano baciati più volte, erano andati anche oltre, sentiva qualcosa muoversi fastidiosamente all'altezza dello stomaco ogni volta che lo incontrava. La situazione era decisamente strana, eppure non sembrava preoccuparli troppo: non sentiva l'impellenza di definirsi utilizzando quelle etichette sociali così famose nel mondo. Salutò Desmond con un cenno della mano, sorridendogli ampiamente mentre lo osservava allontanarsi verso le scale. Non dovette attendere molto, prima che il Capitano di Tassorosso si facesse vivo. Lo accolse con un sorriso cortese, ampliato dal fatto di aver appena scoperto della sua relazione con l'amico.

"Ciao Lex! Benvenuto. -lo accolse all'interno del pub, osservandolo meglio e rendendosi presto conto che, se Desmond avesse avuto un tipo, sarebbe sicuramente assomigliato più a lui che a Erick. Bene grazie, tu? Ho appena dato le chiavi a Desmond, credo sia già in camera. Basta che tu salga le scale e la trovi sulla destra, è la numero 004. -gli diede le stesse informazioni date poco tempo prima al Corvonero, per poi sorridergli ampliamente nel sentire lo stesso impaccio che la caratterizzava quando doveva fare qualcosa per cui si sentiva leggermente in imbarazzo. Sperò che lui non credesse che lei avesse dei pregiudizi nei loro confronti, perciò evitò di dargli tutte le informazioni che aveva già ampiamente spiegato al Tarabay, così da lasciarlo finalmente libero di andare in camera senza troppi problemi. Buon soggiorno! Credo ci vedremo spesso."

Gli rivolse un occhiolino complice prima di lasciarlo andare verso il corridoio al piano superiore. Lei, invece, sarebbe tornata alla solita routine, tra il servizio ai tavoli, la pulizia e la preparazione dei boccali.
 
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