Sia Byrne che Ward erano riusciti ad arrivare alla Gazzetta del Profeta per le interviste che erano state richieste loro da Sesy. Si era trattato di due incontri molto veloci, visto che entrambi vantavano una moltitudine di impegni legata alle rispettive professioni. Nonostante ciò, la Capo-Redattrice era riuscita a porre loro tutte le domande previste ottenendo delle risposte assolutamente interessanti. Loro erano stati molto disponibili, anche se in certi casi non avevano potuto sbottonarsi troppo a causa degli accordi di riservatezza stretti con il Ministero della Magica o ancora a causa delle poche informazioni in loro possesso per cui era impossibile sbilanciarsi più di un tanto in un senso o in un altro. Una volta finite le interviste, Sesy iniziò a rileggerle per organizzarle in modo ordinato, così che fossero pronte per essere inserite nell'articolo che stava preparando.
Intervista al magizoologo Alfred Byrne
Per il prima cosa conferma che l'attività della Task Force dedicata al Kelpie Nessie sia stata arrestata? Alfred Byrne: «Sì, la nostra tarsk force la settimana scorsa ha ricevuto una comunicazione formale proveniente dal Quarto Livello del Ministero della Magia dove si comunicava che il nostro lavoro poteva essere considerato concluso e dunque la squadra sarebbe stata sciolta».
Si è trattata di una notizia inattesa o ve lo aspettavate? A.B.: «No, è stata inaspettata, pensavamo che il nostro lavoro sarebbe proseguito ancora un po'».
È possibile che la scelta del Ministero sia stata dovuta al fatto che il vostro lavoro non fosse più necessario? In tal caso potremmo presumere che siate riusciti a ottenere delle risposte sullo stato di salute di Nessie. A.B.: «Una cosa su cui il Ministero è stato molto chiaro è che qualsiasi notizia sul Kelpie debba restare confidenziale, quindi non posso condividere alcuna informazione in merito. A prescindere da ciò però, ricevere una comunicazione così immediata è stato poco elegante da parte del Ministero. Avremmo gradito un preavviso minore. Per questo motivo io e il mio team crediamo l'avanzamento dei lavori non sia stata l'unica causa di risoluzione. L'idea che ci siamo fatti è che il Ministero abbia preferito investire i fondi a noi dedicati in altre cause».
Dunque si sarebbe trattato di motivazioni economiche. Posso chiederle a quanto ammontasse la somma investita dal Ministero nella vostra squadra di esperti? A.B.: «Non posso e non voglio rivelare esattamente i nostri guadagni, ma vi assicuro che sono più che adeguati a un team di sei maghi e streghe estremamente specializzati nell'ambito della magizoologia, delle analisi ambientali e degli ecosistemi magici. Il problema, a mio avviso, è che alle volte si tende a sottovalutare certe specializzazioni e a confrontarle con competenze più generaliste e meno approfondite che, di conseguenza, richiedono compensi minori».
Sta suggerendo, quindi, che al vostro posto il Ministero intenda assumere qualcun altro pagandolo meno? A.B.: «In realtà no, non ho prove al riguardo, ma in altri contesti passati mi è capitato che tale scenario si verificasse».
Ha sentito parlare dell'Associazione "Non Abbandoniamo Nessie"? Pensa che possa aiutare la causa? A.B.: «Penso che tutto questo associazionismo stia sfuggendo di mano, non era necessario fondare un'associazione per dimostrare di tenere al Kelpie in questione. Adesso si fonderà un'associazione per ogni creatura scomparsa o presunta tale? Quindi no, secondo me non aiuteranno proprio nessuno, anzi creeranno scompiglio. La presidentessa, la signora Ward, era ogni giorno a bussare alla nostra porta come se dovessimo rendere conto a lei e non al Ministero. Forse si credeva la protagonista di uno dei suoi libri. Per quel che ne so, potrebbe essere stata proprio lei a mettere una pulce nell'orecchio del Ministero. Ma ripeto, è solo un mio presentimento, non ho prove a riguardo».
Intervista alla scrittrice Brianna Ward, presidentessa dell'associazione "Non Abbandoniamo Nessie" (N.A.N.)
Com'è nata l'idea di creazione l'associazione "Non Abbandoniamo Nessie"? Brianna Ward: «Non ci piaceva più l'idea di sentirci definire come semplici "Sostenitori" di Nessie, ci sentivamo quasi come dei semplici fan di una qualsiasi star canora, avevamo bisogno di far capire che il nostro supporto non è frivolo, ma serio e ricco di idee che potrebbero effettivamente aiutare aiutare Nessie a vivere meglio.
Parla del Kelpie come se fosse sicura del suo stato di salute. È così? B.W.: «Lo speriamo. Non ci sono state date informazioni ufficiali neanche dopo la costituzione della nostra associazione, ma ci sentiamo ottimisti. Da quando la Task Force è stata sciolta abbiamo iniziato dei turni per monitorare personalmente il lago di Lochness alla ricerca di segnali e crediamo aver trovato qualcosa di indicativo, anche se è presto per cantar vittoria».
A proposito dello scioglimento della Task Force, qual è il parere della N.A.N. in merito? B.W.: «Secondo noi è stata scelta frettolosa. Il Ministero avrebbe potuto tagliare i fondi o ridimensionare il loro lavoro, ma eliminarli del tutto... per questo motivo stiamo pensando noi stessi di diventare una squadra di ricerca che li possa sostituire o coadiuvare. Prossimamente inizieremo delle raccolte fondi ufficiali e se riusciremo a raccogliere abbastanza denaro vedremo di ricontattare alcuni membri di quel team per finanziare la continuazione di quella ricerca. E a quel punto sapremo anche la verità sul destino di Nessie».
Pensa che i membri dell'ex Task Force possano avere interesse nel lavorare con voi? B.W.: «Se hanno a cuore il destino del nostro amico Kelpie, sì. Forse solo il signor Byrne potrebbe avere qualche remora: ho avuto modo di parlare con lui qualche volta, quando l'associazione non si era ancora costituita, ma si stava avvicinando a quella fase, e mi è sembrato che non mi desse molto credito, più che altro per via del mio lavoro da scrittrice. Una volta mi ha detto: "Signora, non siamo in uno dei suoi romanzi, lasci agli esperti il loro lavoro!" Altri membri della sua squadra invece sono stati più diplomatici».
Come pensate che il Ministero possa reagire a questa vostra iniziativa? B.W.: «Soltanto bene: faremo il lavoro al posto suo, quindi avrà solo da guadagnare dalla nostra iniziativa».
Ha avuto modo di averne conferma dallo stesso Ministero? Lo ha mai contattato in merito a questa vicenda? B.W.: «Ho inviato diversi gufi, ma nessuno ha ricevuto risposta per ora».
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Una volta raccolte le interviste, con le relative notizie, Sesy iniziò a organizzarle nel suo articolo. Non tralasciò, nel lavoro di ricucitura delle informazioni, alcune informazioni che nel frattempo erano arrivate spontaneamente in redazione da parte di alcuni maghi e streghe, lettori della Gazzetta, che avevano approfittato dello spazio disponibile sul giornale per dire la propria idea in merito alla faccenda. Si trattava solo di voci e Sesy sospettava che si trattasse di persone che avevano parte a loro volta della N.A.N. o al massimo persone a loro vicine, come potevano esserlo anche dei lavoratori del team di specialisti. Le lettere che erano arrivate cercavano di denunciare l'interruzione dei lavori come una manovra puramente economica, andando a sostenere in un certo modo quel che aveva detto lo stesso Byrne quando aveva citato la possibilità che figure più generaliste potessero chiedere meno denaro per svolgere un lavoro simile a quello svolto dal team. Poi c'erano anche delle altre voci, che si distaccavano e mettevano in mezzo opzioni che potevano apparire più o meno fantasiose: chi diceva che qualcuno avesse fatto emergere dei problemi di "raccomandazioni", chi supponeva che Nessie non stesse affatto bene e dunque si trattasse di un semplice insabbiamento per non creare scalpore, chi invece si diceva ottimista riguardo alla salute del kelpie, ma riteneva inutile far cessare il lavoro della squadra. Insomma, le opinioni si sprecavano, erano molto articolate e comunque in gran parte riflettevano quanto aveva letto già sulle riviste di settore "Io, Allevatore", "Il pelo nell'uovo" e "Marea". Cos'altro mancava? Probabilmente avrebbe fatto al caso suo un parere da parte di qualcuno ben informato sulle dinamiche ministeriali al punto da poter dare un suo parere relativamente al Ministero della Magia, nonostante fosse stato impossibile precedentemente avere delle risposte di prima mano. Sesy aveva già qualcuno in mente e si trattava di Theodor Weber, Capo-Redattore della rivista "Il Galeone", nota come autorevole rivista di politica ed economia che trattava per lo più argomenti relativi alle questioni economiche che riguardavano il Ministero della Magia, dunque non poteva che fare al caso di Sesy: subito gli inviò un gufo e da "Capo-Redattrice a Capo-Redattore" gli chiese il favore di raggiungerla alla Gazzetta per rispondere a qualche domanda per quella vicenda.
Relativamente all'interruzione dei lavori della squadra di esperti magizoologi da parte del Ministero della Magia, ritiene che quest'ultimo abbia agito in tal senso per motivazioni economiche, come per esempio un eccessivo esborso di denaro? Theodor Weber: «Dal momento che si tratta del Ministero della Magia, ritengo che ciò sia da escludere. Il Ministero ha sempre ponderato le sue scelte sulla base di innumerevoli fattori, ma quello economico solitamente ha minimo o addirittura nessun tipo di rilievo».
In tal caso, ritiene che sia possibile che il Ministero abbia pensato a un reinvestimento degli stessi fondi nei confronti di altri soggetti? T.W.: «Credo che sia improbabile. Questo è l'atteggiamento che potrebbe avere un comune bottegaio, non di certo il Ministero della Magia che prima di affidare a soggetti esterni un progetto, sonda con attenzione tutte le alternative e poi opta per quella più funzionale al suo scopo. In questo caso, se in principio è stata selezionata una precisa squadra di esperti per compiere un determinato compito, allora la stessa sarà stata destinata a lavorare fino al perseguimento del suo obiettivo».
In quanto esperto conoscitore delle dinamiche ministeriali, pensa che il Quarto Livello possa gradire il lavoro di sostituzione alla Task Force ufficiale che ha intenzione di mettere in pratica la N.A.N.? T.W.: «Non posso esprimermi relativamente al gradimento, ma suppongo che possa nutrire dei leciti dubbi. Si tratta pur sempre di un'associazione i cui mezzi sono concretamente limitati, considerata la sua giovinezza. Personalmente, se fossi un'associazione del genere, prima di buttarmi a capofitto in un'impresa del genere cercherei di capire se ci siano le effettive possibilità di compiere qualcosa di utile o se tutto sia stato dettato da un iniziale entusiasmo che sarà poi destinato a estinguersi di fronte alle prime difficoltà». Dopo aver fatto un excursus di tali pareri, Sesy pensava di avere in mano abbastanza materiale per iniziare a scrivere l'articolo.
Edited by Sesy Riddle - 2/3/2024, 00:57
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