Dove se n'è andato il tempo?
Anni fa ho inserito negli auguri al forum una delle mie citazioni preferite della Rowling, forse quella che ritengo più commovente, ma quando l'ho fatto non avrei immaginato che quando fosse passata altra (
tanta) acqua sotto i ponti, con il trascorrere degli anni, ci avrebbe toccato in modo diverso.
L'avete sicuramente sentita fino alla nausea, ormai, usata spesso a sproposito, o con quella leggerezza con cui ci si riconosce in tutti gli aforismi quando si è giovani.
Ora, dopo che questi
diciannove anni ci hanno presi, sbattuti, trasformati in modi che non avremmo mai creduto possibili, posso dire che
non abbiamo mai usato quella frase in maniera impropria. Credo di avere invece il privilegio di poter dire che quella frase ci rappresenta, come forse ha rappresentato solo pochissime altre community nell'era di Internet, ancora meno nel panorama italiano, ancora meno nel 2023, dove a cambiare con ritmi tanto veloci non sono solo le persone, ma anche i mezzi con cui comunicano - mai come oggi, e ormai da diverso tempo, a dire il vero, comunicare significa esistere.
Nel nostro caso significa anche
creare.
Non sento di esagerare nel dire che l'incontro tra centinaia di persone da tutta Italia, con qualche collegamento anche estero, in un luogo immaginario dove si costruisce una storia condivisa abbia qualcosa di
davvero straordinario. È facile minimizzare tutto come "forum" o "gdr", termini che un tempo erano ancora più comuni e svuotati, ma quando si sviscera il significato di ciò che stiamo facendo, quando ne distilliamo l'essenza, rimane questo.
È diverso dalla vita di tutti i giorni perché si svolge in un luogo d'immaginazione, che è animato e nutrito dalla nostra fantasia. È diverso da un sogno perché richiede uno sforzo artistico, una coerenza, l'abilità di padroneggiare un linguaggio. È diverso da un libro perché è costruito da mille mani.
È diverso da tutte le realtà simili perché esiste da diciannove anni.
"
Esiste" non è il termine più adatto, perché in realtà ciò che succede qui non ha nulla di passivo: è un gioco di squadra estremamente dinamico, dove le parti deboli vengono controbilanciate da quelle forti, dove c'è un desiderio concreto che ci accomuna tutti, ed è quello di proteggere questo luogo, di lottare, di essere sangue pulsante nelle vene di questo organismo per non farlo andare in cancrena.
"Resiste" è il termine che avrei usato l'anno scorso, forse, ma ciò che non mi piace di questo verbo, che pure è attivo e grintoso, è il suo fatalismo. Si resiste contro una forza avversa che diventa sempre più travolgente, e spesso, si resiste prima di cedere.
Ciascuno di noi ha i suoi demoni, e alcuni (i più terribili) sono banalità: lavoro, soldi, studio. Altri sono nuove rotte prese dalle nostre esistenze: figli, famiglie, ambizioni accecanti. Quindi sì, ciascuno di noi resiste, rimanendo qui dentro, a tutti quegli imprevisti portati dalla vita, alcuni dei quali sarebbero stati del tutto imprevedibili cinque, otto, dieci, dodici, quindici anni fa - perché sì, alcuni di voi sono qui da quindici anni, ed erano persone molto diverse quando hanno inviato la loro presentazione.
Ma il giorno del diciannovesimo compleanno del forum ci siamo guadagnati il diritto di dire che è successo davvero di tutto, e quella forza contro cui abbiamo lottato, il richiamo inevitabile della "vita adulta" da cui ci avevano messo in guardia i nostri genitori,
non ha vinto.
Io credo che nell'ultimo anno non abbia guadagnato neppure un centimetro di terreno.
Le abbiamo riso in faccia quando si sono presentati nuovi utenti, quando abbiamo scalato di nuovo la classifica, quando eravamo collegati in quaranta per assistere a una partita di Quidditch; quando abbiamo ruolato per decine di pagine, disegnando una nuova storia; quando ci è venuta quell'idea per un Bollettino, per un Incarico Mensile, per un compito, per una storyline, per il titolo di una role, per uno Studio Intensivo, per un articolo di giornale, per un'offerta di Natale nei negozi, per un allenamento da Mangiamorte, e ce la siamo appuntata, pensando al forum.
Quando abbiamo riaperto la homepage dopo giorni o anni in cui non la vedevamo e abbiamo deciso di
tornare.Non è una resistenza, dunque,
perché stiamo vincendo e non c'è da essere fatalisti. C'è da essere grate a ciascuna di noi che ha fatto il lavoro mentre noi eravamo sopraffatte dal mondo; a quell'amica che ci dice di ruolare; a quel nome che non vedevo connesso da quattro anni e adesso è lì, insieme agli altri, come se non fosse mai cambiato niente.
È cambiato
tutto, là fuori, ed è cambiato molto anche qui dentro.
Ma non questo. Noi non esistiamo e non resistiamo.
Noi
viviamo. Immaginiamo, ci sbracciamo, ridiamo, ci arrabbiamo, riceviamo la terapia, la guarigione, il sollievo che ci dona questo luogo e nel fare tutto questo, facciamo ridere, facciamo arrabbiare e guariamo tutti gli altri, spesso in modi che non possiamo immaginare, spesso in modi che passano inosservati.
E questo, care compagne e cari compagni di avventura, vecchie amiche e vecchi amici, vagabonde e vagabondi come me in questo viaggio che non conosce eguali, non è straordinario.
È unico.
La frase di J. K. Rowling che sento nostra, nostra fino al midollo, è questa:
❛ Hogwarts sarà sempre qui, a darvi il benvenuto a casa. ❜
Benvenuti, benvenute, ben tornate, ben tornati. Come dentro di voi già sapevate, noi siamo ancora qui.
Buon Diciannovesimo Compleanno, Hogwarts.
A oggi, Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo ha 1.198.053 messaggi, 108.627 discussioni, 23.787 utenti, 3.420.020 visite totali.-Kedavra