Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Benedetta Weapon

view post Posted: 4/9/2022, 15:00 Spalti misti - Campo di Quidditch
La sua assenza agli allenamenti non era certo frutto di un suo disinteresse nei confronti dello sport, semmai stava maturando in lei l’idea di dover prendere una pausa e ritrovare la giusta motivazione. Tuttavia, rivedeva spesso, dopo aver pensato a quel possibile abbandono, il volto della sua capitana e si ripeteva di resistere: avrebbe trovato ciò che cercava rimanendo nel posto che le era stato assegnato… Quella domenica era speciale poiché si sarebbe tenuta un’amichevole a cui avrebbero partecipato molti studenti fra cui la sua caposcuola. Le faceva uno strano effetto osservarla con quella spilla, ma nessuno, come lei, l’aveva meritata. Le pareva che fosse nata per dirigere quella banda di corvetti sempre più dediti ad attività illecite e B.W. non era esonerata da ciò. Sorrise leggermente, mantenendo quell’espressione per poco in quanto i suoi occhi si scontrarono con la figura di Desmond e rammentava ancora gli esiti dei loro incontri. Nonostante ciò, non poté fare a meno che avvicinarsi a lui e domandare:«Tifi i pitoni reticolati, vero? Non sarai mica scemo da favorire gli altri?». Il suo tono di voce era severo, sebbene lasciasse presagire una sorta di ilarità: non credeva minimante che il compagno avesse qualche deficit cognitivo correlato alla scelta della squadra a cui dedicare il tifo. Fortunatamente lui non lo sapeva e, sedendosi accanto, emise un ghigno. «IVANOV SPACCA LE ZUCCHE! NON LASCIARLI VINCERE!» urlò con determinazione.
view post Posted: 1/9/2022, 00:10 Teenage Dream - Gelateria di Florian Fortebraccio
Le decisioni culinarie non erano il suo forte nel periodo post-morbo. Si sentiva, la maggior parte del tempo, confusa all’idea di dover scegliere poiché avrebbe voluto assaggiare qualsiasi cosa il mondo avesse dichiarato commestibile. Ecco perché le sembrò di aver fatto trascorrere fin troppo tempo dalla semplice domanda posta da Chloe… Non vi era nulla di complicato se non tirare a caso fra i gusti proposti, eppure, le pareva esser stato più celere l’ingresso nella foresta proibita che sostare lì in attesa di una conferma. I minuti trascorrevano e lei dovette cedere… «Decidi tu, Chloe. Lavori qui e sai cosa può sconvolgere il palato di una studentessa: qualunque cosa tu mi proponga, prometto che mi farà solo piacere!» esclamò con tono scocciato, ma pur sempre, stranamente, gentile. Quella giornata le sembrava memorabile per via degli atteggiamenti che mostrava e ringraziò quel raro evento per averle dato la possibilità di conoscere qualcuno che non appartenesse ai Corvonero. Angussotuttoio aveva perso persino il suo affascinante sgarbo tanto che non provava neppure più piacere all’idea di provocarlo. Così Aurora divenne il suo appiglio per sconvolgere la sua routine. Seguì i suoi passi fino al raggiungimento del tavolo dal lei scelto e si accomodò con quanto garbo poteva manifestare… «Sono curiosa: che soprannomi ti hanno dato?» chiese con spontaneità, poggiando i gomiti sulla base e avvicinandosi leggermente alla ragazza. Chiunque poteva attribuire nomignoli, talvolta, rivelandosi dei veri fallimenti di creatività per cui sperò che, quelli attribuiti alla studentessa, non fossero eccessivamente banali. Dal canto suo, si sarebbe impegnata a svelare qualche peculiare tratto da farne simbolo della sua personalità e riconoscerla anche altrove.
view post Posted: 31/8/2022, 22:29 Cui bonum? - Cancelli
L’idea fugace che il compagno potesse lasciare quel perimetro la sfiorò, avvertendo persino una sorta di timore nella realizzazione di ciò. Tutto ciò che aveva progettato di dire o di fare sembravano essersi scomposti dinanzi alla persona in carne e ossa. C’aveva pensato settimane, ponderando ogni singola parola eppure era avvenuto tutto con rapidità. Era stata travolta da un flusso d’emozioni e non si era tirata indietro… Le veniva naturale osservarlo, studiarlo, sebbene non ne comprendesse il fine. Indubbiamente ne era attratta e lo sentiva dal battito accelerato, dalla sudorazione delle sue mani e dalla secchezza delle fauci. Si sentì confusa nel ragionare su quali fossero le motivazioni, tuttavia, era sicura che ciò che non derivava da un sentimento nobile. Quel fascino oscuro la invitava a rimanere e, così, non mosse un millimetro del suo corpo in ascolto delle parole di lui… Il discorso verteva su chi avesse spinto l’altro verso la Foresta Proibita e, per quanto il concasato provasse ad affermare il contrario, era stata B.W. a poggiare il primo piede. Dunque, era lei a dover portare il peso di quell’errore. Non sapeva, ad ogni modo, come esprimere tale pensiero senza sembrare eccessivamente magnanima o di buon cuore: aveva una reputazione da difendere! Respirò profondamente, lasciando sul suo viso un’espressione severa e austera. Recuperò le sue capacità motorie, incrociando le braccia e le gambe mentre lo sguardo era dritto verso il compagno. Restò in quella posizione per qualche secondo, prima di scomporsi e abbandonare le braccia lungo i fianchi… «Ho cominciato io, dovevo essere io a pagarne le conseguenze…» bofonchiò, roteando gli occhi. «Posso mai coinvolgere te in una sottrazione che, se fossi stata sola, mi avrebbe fatto guadagnare popolarità?» aggiunse con arroganza, abbassando lo sguardo. In verità, non lo pensava neanche poiché, la sua unica e vera preoccupazione, era stato lui ma le sarebbe costato troppo ammetterlo. Cominciò a muoversi verso destra, calciando l’aria come se vi fossero pietre da lanciare dinanzi lungo la traiettoria che stava disegnando. Proseguì cinque o sei piedi più in là rispetto alla sua posizione iniziale finché non tornò indietro, quasi a ricalcare la strana situazione creatasi fra i due: erano trascorse settimane prima che lei tornasse indietro sui suoi passi. Le sue domande retoriche, poi, non aiutavano di certo la conversazione e l’animo della giovane Corvonero che si sentì ulteriormente provocato da quell’eccesso di indisponente sicurezza. «In colpa per te? Non dirai mica sul serio!» si sentì in dovere di precisare, sebbene dal suo volto trasparisse altro. Persino Desmond lo aveva, forse, compreso sin dall’inizio eppure a B.W. piaceva contraddirsi. Avrebbe voluto urlargli che, in quanto ex Prefetta, non gli avrebbe concesso questo privilegio e che si sarebbe anteposta a tale decisione per mantenere salda la sua permanenza nel castello… Ciononostante non disse nulla di ciò. Si limitò a guardarlo, a muovere qualche passo verso il suo viso e a sussurrargli:«Provamelo.».
Probabilmente non ne era conscia, ma, B.W., stava per cacciarsi in un altro guaio: era davvero la scelta più giusta provocarlo?
view post Posted: 21/8/2022, 00:59 Cui bonum? - Cancelli
Che Desmond avesse carattere era inconfutabile tant’è che, B.W., lo considerò da subito un suo degno pari. Un tempo quella sicurezza altrui l’avrebbe messa a disagio portandola quasi a tentennare, ma il tempo l’aveva plasmata affinché potesse rivolgersi, a determinante situazioni, in modo differente. Il suo compagno era lì a pochi passi da lei e, di tutta risposta, gli offrì uno sguardo. Continuava a fissarlo come sempre, lasciando all’attesa il compito di divorare colui che gli stava dinanzi. Era terribilmente piacevole assistere a una simile scena, infatti, nella sua mente, se ne ripetevano a centinaia e talvolta si preoccupava per questa sua indole. In quel momento, però, non esisteva nulla che Desmond Tarabay. La fuga verso la foresta proibita era stato solo l’inizio della loro “storia”… «Ah sì? Non me ne ero resa conto!» esclamò con finta sorpresa. Era conscia del fatto che stesse scappando da lui pur di non affrontare ciò che era successo, ciò che stranamente la tormentava. Tuttavia, gli sguardi, i vaneggiamenti, non le bastavano più e non desiderava più nulla di tutto ciò. Respirò in modo profondo e schiarì la voce emettendo qualche colpo di tosse. Le sembrò impossibile dire quelle semplici parole, mentre i secondi trascorrevano eterni. «Pensimaichesiastatounerrorelaforestaproibita?» chiese d’improvviso e in modo rapido. Non era convinta che il suo interlocutore avesse compreso, ma si sforzò di credere di sì. Erano state settimane di pentimento non tanto per il proprio destino quanto per quello del suo concasato, coinvolto in una delle sue marachelle. Col tempo, forse, avrebbe imparato persino a scusarsi ma, quel dì, le parve esagerato anche solo parlare. Dalla prima volta in cui lo aveva rivisto, si sentiva meno in colpa sebbene l’avvertisse ugualmente: mutava solo l’intensità con cui si manifestava. Viveva sempre in lei e, per lunghi periodi, l’avrebbe trasportata con sé a scoprire il mondo. Poi, completamente immersa in un mondo parallelo, sospirò:«Sono qui anche io eh.» come a voler sottolineare il fatto che, stavolta, non era scappata. B.W., per Desmond, era rimasta.
view post Posted: 2/8/2022, 22:58 Cui bonum? - Cancelli
Era sul punto di muovere un passo e scappare via, arrendendosi alla sua incapacità di esprimere le sue emozioni. Il suo piede, però, rimase in bilico indeciso se continuare la strada percorsa da tempo oppure sottostare a quel pressante interrogatorio. I secondi parvero minuti e, più trascorreva il tempo, più avvertiva il proprio io in trappola. Se ne rese conto qualche istante dopo, ritrovandosi immobile davanti al compagno, di aver ceduto alla tentazione di giocare e rischiare di rispondere a delle domande provocatorie. Cominciò col guardarlo dritto negli occhi con aria di sfida, mostrandosi sicura e determinata a vincere quella battaglia. Fece cadere lo sguardo, qualche istante, lungo le spalle di Desmond e le immaginò in squadra in veste di battitore. Non capiva perché non prendesse in considerazione l’idea, ma, poi, le parve chiaro che per il momento era il suo vantaggio l’appartenenza al team di Quidditch. «Significa semplicemente avere coraggio di combattere per raggiungere un obiettivo che non sia riscaldare una sedia!» esclamò con ira. Tuttavia, era una farsa. Non era realmente infuriata per la sua mancanza, quanto divertita dall’idea di poterlo stuzzicare. In preda a quella malsana idea, rise. Emise una risata alta, chiara e prepotente che delineava la sua voglia di cambiare prospettiva su di sé. B.W. indietreggiò. Uno, due… tre e si arrestò di colpo, osservando sempre il suo compagno. Di lui studiava i lineamenti, sebbene li rammentasse bene dal primo incontro. Desmond le ricordava se stessa e bramava azioni che lo coinvolgevano, ma la sua coscienza la frenava. Si era ripromessa che non avrebbe commesso lo stesso errore, pensava persino di aver compreso l’incidente eppure, inchiodata davanti a quei occhi, fu in grado solo di sussurrare:«Quanto è grande il castello, ma ci riporta sempre qui…». Cambiò d’umore repentinamente rivivendo quell’immagine: i punti sottratti, i pericoli della foresta e… l’adrenalina. Quest’ultima era difficile da dimenticare tant’è che l’aveva spinta, in un certo senso, a ricercare Desmond e finalmente stava lì davanti a lei. Nonostante la possibilità che le era stata concessa, utilizzò il tempo a disposizione per effettuare una panoramica degli scenari possibili: uno meno conveniente dell’altro. Doveva uscirne indenne da quella situazione scomoda creatasi, così decise di sfuggire nuovamente evitando la vera risposta. Si avvicinò lentamente affinché non dovesse urlare per farsi sentire… «Perché, perché perché! Davvero importa? Ora non scappo più!» affermò con sicurezza, abbandonandosi persino ad un ghigno. «Magari sei tu che scappi da me…» sospirò con soddisfazione. In verità, non avrebbe mai immaginato Desmond dedicare così tanto tempo a una come lei, ma, di certo, lui non poteva sapere quanta insicurezza celasse B.W. in ogni suo gesto…
view post Posted: 26/7/2022, 18:08 Gufa i G.U.F.O. - Ottava edizione - Mielandia
Nome partecipante: Benedetta Weapon
Studenti scelti: Nives Ivanov, Jessica Levante, Mica Ainsworth
Prima posizione: Nives Ivanov
Seconda pozione: Jessica Levante
Terza posizione: Mica Ainsworth
Bonus: No
view post Posted: 20/7/2022, 22:35 Red Flag - Campo di Quidditch
Non sapeva in che modo fosse riuscita a battere Nives nella sfida proposta da Agnes, perché quella poteva essere definita tranquillamente una sfida, ma riportò quella vittoria con fierezza. Era da troppo tempo che il suo modo d’agire non le permetteva di vantare una soddisfazione, così la conservò gelosamente. Tuttavia, non ebbe il tempo di gioire troppo che sentì la voce della capitana risuonare chiara. Quella volta, però, non era stata chiamata in causa lei. Ciò non le toglieva la responsabilità di salvaguardare i suoi compagni per cui si preparò a riguardo. Non aveva molte possibilità, così penso in fretta sul da farsi… Si sarebbe posta affianco ad Esmeralda, leggermente in basso. Avrebbe stretto le mani attorno a quella nimbus, si sarebbe focalizzata sull’obiettivo e avrebbe pregato di non cadere nel tentativo di intimidire l’avversaria. Con determinazione, avrebbe urtato lateralmente la scopa di Reynolds e, successivamente, sarebbe tornata a distanza da lei. Questo gesto avrebbe dovuto aiutare Angussotuttoio, avvantaggiandolo… forse.
view post Posted: 11/7/2022, 18:17 Red Flag - Campo di Quidditch
L’idea di essere in squadra con Angussotuttoio non la elettrizzava, tuttavia, il desiderio di primeggiare era più forte di qualsiasi screzio fra loro due. Lo avrebbe ignorato, facendo finta che fosse un fiorellino dalla testa rossa e con una quantità spropositata di arroganza. B.W. era il numero tre, una costante nella vita, un po’ come gli anni che avrebbe impiegato per trovare qualcosa che le facesse tornare la voglia di comportarsi per bene. Respirò profondamente e, quando sentì il suo numero, si preparò ad acciuffare ciò che era sua. La giocatrice avrebbe stretto le mani attorno al manico, provando a vincere l’ostilità dell’acqua; avrebbe stretto le cosce contro la nimbus; avrebbe inclinato il petto verso il basso, sfiorando quasi la scopa; avrebbe tenuto la testa leggermente in avanti con lo sguardo rivolto verso Agnes e si sarebbe data una spinta per volare al massimo della velocità. Nonostante ciò, durante il tragitto, avrebbe potuto incontrare ostacoli, motivo per cui, avrebbe percorso una traiettoria a zig zag al massimo della velocità affinché si confondesse. Non solo, ogni dieci segmenti avrebbe alterato la sua quota spingendosi verso il basso e poi verso l’alto: nessuno avrebbe dovuto interferire. Se fosse riuscita ad attraversare il percorso per giungere agli anelli nord, avrebbe distaccato, in visione della bandiera, la mano destra dalla nimbus e l’avrebbe allungata per afferrare il “premio”. se fosse riuscita nell’operazione, avrebbe sventolato la bandiera tenendo l’arto superiore destro ben visibile in alto. Successivamente lo avrebbe riconsegnato alla capitana.
view post Posted: 8/7/2022, 22:34 Red Flag - Campo di Quidditch
Lo scrosciare della pioggia la rilassava, regalandole momenti di relax sola con se stessa. Il castello sembrava illuminarsi, concedendo agli abitanti una visione più dettagliata. Tuttavia, per chi come lei, doveva presiedere ad un allenamento, l’acqua non era suo alleato. Non aveva scelta, però, poiché Agnes l’attendeva e, con lei, la sua possibilità di redimersi. Corse affinché raggiungesse l’ovale rapidamente. Notò tutti i suoi compagni e, dopo essersi sistemata per bene la divisa, si avvicinò. «Macciao, corvetti bagnati! Ammetto che la pioggia mi… spaventa assieme agli allenamenti di Agnes!» esclamò con ilarità. Successivamente ascoltò le parole della capitana e si preparò per adempiere al suo volere… Avrebbe richiamato a sé la Nimbus, si sarebbe alzata in volo e avrebbe raggiunto la sua postazione in fila. Tutto il resto era un gran punto di domanda… Che cosa avrebbero combinato quel pomeriggio?
view post Posted: 30/6/2022, 07:43 Bombastic - Campo di Quidditch
Era facile distrarsi, soprattutto se vi erano battitori come Markus e Angussotuttoio che le rubavano le attenzioni necessarie a controllare la zona di difesa. Fece un lungo respiro e attese che qualcosa si smuovesse, non che lei avesse fretta di procedere… Si sarebbe mossa lateralmente, di tanto in tanto, affinché non si sciogliesse o, peggio, fosse oggetto di bolide. Avrebbe continuato così finché Nives non avesse deciso di avvicinarsi. In tal caso, avrebbe tentato di captare la direzione della pluffa e decidere quale tecnica fosse più consona per la buona riuscita della parata. Avrebbe optato per la mossa della stella marina che le stava a cuore, probabilmente, solo per il nome associato all’essere. Non avrebbe perso tempo, dunque, avrebbe stretto i palmi delle mani attorno al manico di scopa e avrebbe allentato la presa delle gambe attorno. Con attenzione, si sarebbe ruotata su se stessa facendo sì che si ritrovasse capovolta. Avrebbe mantenuto una connessione con la nimbus con la sola mano destra, ben adesa al manico, e col piede destro. Più precisamente, avrebbe lasciato che solo una parte del proprio corpo si aggrappasse alla scopa, mentre la restante avrebbe cercato di parare il colpo. B.W. sarebbe stata una stella marina posizionata a metà dell’area di difesa e avrebbe sperato di essere, anche, la migliore.
view post Posted: 26/6/2022, 10:18 Chicchi di Riso - Redazione "Gazzetta del Profeta"
Erano passate alcune ore che aveva utilizzato in modo produttivo, affinché potesse guadagnarsi un posto in redazione. Si era divertita fra oroscopi e lettere anonime... L'ironia della sorte voleva che lei accettasse la prova proprio nel periodo in cui aveva mollato l'altra redazione. Rilesse i suoi lavori e non ne fu pienamente soddisfatta, ma il tempo a disposizione era talmente poco che dovette accettare la situazione. Riordinò le pergamene e si preparò a consegnare i contenuti alla caporedattrice. Cosa ne avrebbe pensato? Sarebbe stata soddisfatta? Aveva una terribile ansia, ma senza spedire le prove non avrebbe mai potuto trovare risposta. Così lasciò l'ufficio con la speranza di ritornarci.
view post Posted: 25/6/2022, 22:03 Chicchi di Riso - Redazione "Gazzetta del Profeta"
I suoi precedenti in redazione non lasciavano ben sperare sul suo futuro. Tuttavia, con la sua solita caparbietà, B.W., aveva deciso di mettersi alla prova e dimostrare il suo valore. Forse per colpa dell’influenza di Agnes o forse per la lontananza da Gregory, lo spaventoso strozzino, provava a non procurarsi danni e vivere in modo pacifico. A tal fine si era recata in redazione e godere di un po’ di pace che altrove sarebbe stato arduo ritrovare. Respirò lentamente e s’organizzò in modo tale da dedicare il tempo necessario ad ogni problema. Dapprima, avrebbe buttato giù una risposta all’invettiva sopraggiunta e, poi, si sarebbe dedicata al diletto di ogni scettico poiché era inevitabile non leggere quel trafiletto. Si guardò attorno e… cominciò. Non le sembrava troppo difficile scrivere, ma impressionare qualcuno come la sua caporedattrice sì.
view post Posted: 25/6/2022, 21:53 Happy Birthday, BW! II - Sesto Livello
Rimuginare non le sarebbe servito a molto, se non perdere la concentrazione su ciò che realmente avrebbe dovuto preoccuparla. Si focalizzò, dunque, sulle domande poste dall’addetta pensando bene a tutti gli avvenimenti che l’avevano interessata nell’ultimo anno. A parte una perdita nel quidditch, qualche dimenticanza di allenamento e un bolide alla caviglia non rammentò altro. «Nulla di grave alla scopa.» asserì brevemente. Successivamente si apprestò a firmare il documento che le garantiva la possibilità di continuare ad utilizzare la sua nimbus. Prima di ciò, però, fu necessario aggiungere un dettaglio:«Non le presterei mai e mai l’ho fatto in passato.». Era fin troppo gelosa delle sue cose per chiudere gli occhi e darle via agli altri.

Nome: Benedetta
Cognome: Weapon
Data Odierna: 25 Giugno 2022
Modello scopa: Nimbus 1500
Firma:

Benedetta Weapon



E firmò.
view post Posted: 20/6/2022, 16:19 Escape Room - Campo di Quidditch
B.W., quel giorno, era di pessimo umore a causa della perdita del suo elastico preferito. Lo aveva cercato ovunque, senza però, ottenere risultati per cui aveva interrotto la ricerca e si era recata si corsa al campo per l’allenamento previsto. «Macciao.» sentenziò senza espressività. Chiunque avrebbe potuto notare il suo totale disinteresse, ma ad Agnes doveva molto per cui si sforzò di partecipare al meglio delle sue possibilità. Ascoltò ogni componente mostrarsi positivo ad una possibile carriera nello sport, mentre lei, per il suo futuro, preveda solo una corsa da whisky incendiario ad un altro. «Preferirei di no, ci vuole troppo impegno.» sospirò quasi affaticata dal pronunciare la frase stessa. Tuttavia, cercò di riprendersi per ciò che aveva chiesto loro la capitana e attese che ogni giocatore avesse completato la sua spiegazione. Successivamente la Corvonero avrebbe raggiunto l’area di punteggio e avrebbe pensato a cosa dimostrare… Le sembrò opportuno cimentarsi in una double eight loop essendo lei la portiera (migliore!) di Corvonero. Avrebbe considerato lo spazio a disposizione e le possibili complicanze, cercando di essere il più celere possibile. Avrebbe aderito con le mani attorno al manico di scopa; si sarebbe inclinata leggermente col busto verso il basso; avrebbe stretto le cosce contro la nimbus con vigore affinché non perdesse l’equilibrio e avrebbe percorso una traiettoria a forma di otto in modo lento affinché fosse ben visibile a tutti. Se fosse riuscita in ciò, si sarebbe arrestata raggiungendo gli altri. «Questa è una double Eight Loop ed è… molto semplice come parata. L’obiettivo è descrivere un otto come traiettoria e confondere l’avversario, in un certo senso. Tuttavia, nonostante la sua funzionalità, io la definisco molto divertente!» affermò provando a rendere l’idea. Tutti gli altri erano stati sublimi, mentre lei stava solo dando loro un vantaggio: avrebbe dato il suo meglio dopo… forse.
view post Posted: 18/6/2022, 17:08 Happy Birthday, BW! II - Sesto Livello
Il tragitto non le era bastato a smaltire la furia neppure pensare di perdere, in qualche modo, la magia l'aveva distolta dal suo pensiero: era il suo compleanno e nessuno lo rammentava. Era sempre più convinta di fare lei il primo passo, di scrivere lei la prima riga e mettere su pergamena quei sentimenti contrastanti. Tuttavia, sapeva che non ne avrebbe avuto il coraggio e avrebbe trattenuto quella rabbia dentro sé trascinandola nel tumulo dei sentimenti repressi. Il sesto livello arrivò in suo soccorso affinché non si perdesse nei meandri dei suoi stessi pensieri... «Buongiorno, sono Benedetta Weapon e dovrei rinnova la mia licenza.» asserì senza alcun giro di parole. Poggiò la sua nimbus 1500 e fornì le indicazioni che le sembrarono essere basilari... «Sono destrimano.» disse, aspettando che l'addetta ponesse le solite domande. Magari le aveva cambiate, magari per lei sarebbero state più puntigliose vista la sua cattiva condotta. Non era certa di ciò, ma dopo anni di rinnovi quel posto le era familiare... persino il giorno del suo compleanno.
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