Posts written by Angus MacEwen

Non aveva notato l'occhiataccia di Agnes e non aveva notato proprio nulla se non la faccia di bronzo con la quale Jessica entrò in campo come se nulla fosse successo. Pensava di essersi liberato definitavamente di lei con il diploma e invece doveva di nuovo conviverci durante gli allenamenti. Era molto, ma molto contrariato e ormai in volo non faceva altro che cercare qualche bolide incurante della pioggia e di ciò che stessero facendo gli altri. Non era una reazione matura, non era sicuramente un comportamento adatto all'allenamento ma ormai il cervello del Corvonero era partito sulla tangente che si trovava dalla parte opposta della ragione.
Il suo desiderio non ci mise molto ad avversarsi e riuscì a vedere un bolide nei pressi della tribuna di Tassorosso. Immediatamente direzionò la scopalinda verso il suo obiettivo cercando di calcolare il modo migliore per incrociare la direzione del bolide e impattare la sfera sfruttando la propria velocità. Alzò lo sguardo cercando di vedere dove si trovassero i cacciatori: Nives se la stava vedendo con Markus e Jessica ma se fosse riuscito nel suo intendo, a breve, se la sarebbe vista solo con Markus. Strinse la mazza nella mano destra mentre spingeva al massimo la scopalinda verso il bolide, doveva incrociarlo al momento giusto, e iniziò a prepare il colpo. Avrebbe apero il braccio destro portando cosi indietro la mazza e fino a farle sfiorare i piedi con la punta, cercando di non sbagliare il timing, avrebbe voltato velocemente posizionandosi in modo da avere I cacciatori a tiro e quindi creare un ipotetica retta fra lui, il bolide e dall'latra parte il suo obiettivo. Se avrebbe fatto bene i calcoli, giunto nei pressi nel bolide alla massima velocità consentita, avrebbe fatto scattare il bracci oin avanti spingendo con tutti i muscoli che avesse da sfuttare e provando a colpire la sfera al centro accompagnandola con la velocità della scopa. Avrebbe mirato al busto di Jessica, cercando di colpirla in pieno per dargli il benvenuto nella squadra che doveva divertirsi. Quanto si sarebbe divertita con i bolidi? ghingò soddisfatto al pensiero sperando di poter ridere fragorosamente da li a breve.

Quando Sheldon si candidò come asso della cucina Angus non ebbe problemi a credere che ne fosse capace. Oltre ad essere un mago "da vino" come lo aveva amichevolmente soprannominato aveva anchel'aria di essere un ragazzo che sapeva destreggiarsi in cucina. Sapeva bene, per via dei genitori, che per cucinare bene bisognava avere pazienza, precisione e un pizzico di fantasia e Sheldon dava proprio l'idea di possedere tutte queste caratteristiche. Non era certo della fantasia ma in ogni caso soddisfava sicuramente due requisiti su tre. Il Bibliotecario rispose tranquillamente alla domanda sull'eventualità di diventera padre, Angus si sentì sollevato di non aver osato troppo con le domande personali, ma la stessa domanda gli fu rivolta e il Corvonero si ritrovò per un attimo spaziato. Dopo qualche attimo di esitazione rispose candidamente al suo interlocutore < Io padre? > disse con calma alzando gli occhi dalla scacchiera < sinceramente non saprei, non ci ho mai pensato e se dovessi risponderti adesso ti direi che non mi ci vedo > fece spallucce ben sapendo che molte persone avrebbero preso come egoistica quella risposta < E' una grande responsabilità che influenza molto la vita e non mi sento ancora maturo per pensare a qualcosa del genere. Ma chissà, magari fra dieci anni avrò un piccolo Angus, chi lo sà > disse lasciando aperta la possibilità. Chissà cosa avrebbe risposto Trish? Certo non aveva intenzione di prendere questo argomento con la Norvegese ma adesso aveva davvero la curiosità di conoscere il suo pensiero, cosa avrebbe risposto? Non ne aveva idea anche se propendeva verso la possibilità che avrebbe risposto come lui.
< No, è successo con una congiunta. Ero con Trish... cioè Miss Anderson > non sapeva in che rapporti Sheldon fosse con l'attuale custode di Hogwarts < dopo aver finito di mangiare un boccone ci siamo smaterializzati ed è accaduto il fattaccio > rise forzatamente perchè ancora si vergognava di quella magra figura. Dal bacio che avrebbero dovuto darsi lui vomito l'intero pudding che aveva consumato al Madame PièdiBurro.
Osserò la mossa di Sheldon, il pedone arrivò a minacciare il cavallo con la consapevolezza di poterlo azzoppare tranquillamente. Angus si grattò il mento mugugnando qualcosa di incomprensibile mentre pensava che forse si era avventurato troppo in avanti senza un valido supporto. Era forse ora di fare un passo indietro? Lasciare spazio all'avversario?
< Cavallo in C6 > disse < Non è il momento di perdere il cavallino> sottolineò a Sheldon sorriderno < Ma lo sai che il numero di partite differenti che è possibile giocare a scacchi dovrebbe essere all'incira di dieci elevato a cinquento? > gli venne in mente questo numero che aveva letto su un libro del nonno < cioè intendo il numero di partite diverse possibili senza che ce ne sia una uguale. E' un numero assurdo, non riesco nemmeno a quantificarlo. Forse sono anche più delle decisioni che possiamo prendere nella vita, tu che dici? >

Erano rimasti in tre. Il colpo combinato con Nives questa volta andò a segnò ed Esmeralda dovette abbandonare il campo. Saggiamente Agnes decise che era ora di rimescolare le carte altrimenti la capitana stessa avrebbe fatto visita all'infermeria, vide Nives cambiare settore mentre lui si riposizionava al centro della sua area di competenza. L'ordine di cambiare mano e di usare la non dominante fu un malus in più ma Angus non si crucciò della cosa, era utile allenarsi nei punti deboli e quello lo era sicuramente. Cambiò la mano con cui reggeva la mazza spostandola nella sinistra mentre continuava a guardarsi intorno in cerca dei bolidi. Fu però Agnes ad individuare una di quelle sfere capricciose e la Capitana decise di inviarlo proprio verso di lui. Non aveva intenzione di farsi trovare impreparato e strinse ulteriormanete la mazza nella sinistra mentre cercava di capire la precisa traittoria del colpo effettuato da Agnes. Avrebbe cercato di posizionarsi alla giusta altezza senza uscire dalla sua area di competenza mentre il braccio sinistro portava la mazza indietro e il corpo effettuava una torsione per prepare lo scatto della mazza. Avrebbe guardato la posizione di Nives che sembrava essere interessata ad un altro bolide ma non interessata a lanciarlo verso di lei. Nei pochi attimi che lo separavano dall'impatto decise di non infierire sull'unica cercatrice della squadra (non poteva rischiare di perdere proprio lei per la partia) e quindi, per esclusione, avrebbe mirato proprio alla ragazza proveniente dalle steppe russe. Avrebbe provato ad attender eil momento giusto andando incontro al bolide, sempre nel rispetto della sua zona, se avesse fatto bene i calcoli avrebbe fatto scattare la mazza in avanti con la torsione del busto e spingendo con tutti i muscoli del braccio sinistro. Doveva metterci più forza per sopperire all'handicap del bracci onon dominante. Avrebbe cercato di colpire al centro il bolide per poi indirizzarlo verso Nives mirando al fianco della ragazza, sperando così di sbilanciarla. Se ci fosse riuscito, a colpire il bolide, avrebbe attedo l'esito del colpo sempre attento ad eventuali altri bolidi in arrivo.

La battura di Agnes quando ancora erano al'Ufficio Postale lo fece sorridere. Effettivamente gli interessava davvero come stessero andando i Corvi anche se non sapeva se per davvero interesse o solo per sapere se Nives stesse facendo meglio di lui quando ricopriva lo stesso ruolo. Ad essere onesto con se stesso Angus sapeva che la risposta giusta era la seconda ma non disse niente. Chiuso l'ufficio seguì Agnes fino ai Tre Manici.
< Non avevo dubbi su Nives, mi auguro solo che il suo fegato non raggiunga i livelli del mio > disse mentre entravano nel pub gestito da Madma Luna. Da un pò di tempo non si faceva vedere al pub, anzi era da un pò di tempo che non usciva essendo stato travolto dalle incombenze dell'Ufficio Postale e dalla vita completamente cambiata dopo il diploma.
Senza perdere tempo Agnes prese posto al primo tavolo libero e Angus si assicurò di sedersi senza dare le spalle alla porta, una fissa che non riusciva a togliersi. Avrebbe preferito avere proprio un muro dietro le sue spalle ma dovette accontentarsi. Quando dall'andamento scolastico il discorsò virò sul Quidditch Angus strinse un pò gli occhi per poi sbuffare
< Agnes, io non voglio fare il pedante ma era una cosa che si sarebbe dovuta fare subito dopo l'ultima partita. Certo tu non eri capitana quindi non potevi fare nulla ma volevo giusto sottolineare che avevo ragione > rinvagò senza farsi troppi problemi < Quello era il nostro campionato, avremmo dovuto metterci la firma perchè me lo sentivo che non avremmo avuto un'altra occasione e infatti... > aprì le mani verso l'alto con fare sconsolato. < Comunque spero che qualcuno si decida a sporcarsi le mani e provare a entrare in squadra. Possibilmente qualcuno che abbia davvero voglia di giocare e impegnarsi. Nell'eventualità provvedi tu a chiarire subito che non andiamo in campo per contare le venature del legno del manico di scopa? Altrimenti faccio senza nessun problema, lo sai > Parlare del quidditch gli metteva sempre un certo nervosismo, ricordava bene la sfuriata avuta con Trish proprio per quel motivo e ancora non era riuscito davvero a superare tutto quello che era successo dopo l'ultima partita di campionato e il suo esito.
< Uhm, io sono andato a vivere a casa di Trish > disse tranquillamente, consapevole che non essendo più uno studente non avrebbe messo in difficoltà il ruolo di custode della norvegese. < E ovviamente anche Iguana che deve convivere con il corvo e non parlo di me ma del corvo di Trish > disse sorridendo < ti dirò che un pò già rimpiango di quando ero studente. Aver preso in mano l'Ufficio Postale mi ha inondato di compiti e devo assolutamente assumere qualcuno altrienti non riuscirò a fare tutto. Sto pensando di cambiare un bel pò di cose ma devo ancora prendere le mie misure. Per il resto diciamo che non dover più pensare a compiti da fare, esami, condividere la sala comune e soprattutto dover difendere la Anguspoltrona mi dà una piacevole sensazione >.
L'arrivò di Madame Luna con i menù fece brontolare lo stomaco di Angus spostando la sua attenzione sulla difficile scelta del cibo.
< Salve Professoressa. Giornata fredda quindi di mio gradimento è vero > il brontolio allo stomaco iniziava a farsi sentire ancora di più < Lei come sta ? >
Che l'astronoma fosse eccentrica lo aveva sempre pensato notando i vestiti che indossava durante le lezioni ma non riusciva a capire perchè avesse definito frizzante sfogliare il menù in due coe se fosse un suggerimento. Perchè avrebbero dovuto dividerlo quando era così comodo avere un menù ciascuno. Non diede comunque peso alla cosa e ovviamente prese l'altro menù senza aggiungere nulla ma fiondandosi a leggere le portate. Sentendo i consigli della propritaria andò a cercare proprio quello che aveva consigliato. Aricciò un pò il naso. Che se ne doveva fare di un Double Wormhole o di
una FondiFondue? Che la professoressa stesse pensando di fargli risparmiare proponendo cose da dividere, menù compreso? Cosa doveva inserire nel bicchiere della Double? una pergamena con su scritto cosa dire ai nuovi arrivati in squadra del quidditch?
< Grazie per i consigli ma io prendo un SalsisAccio e un boccale di Idromele >

Ad Angus non piacevano le sorprese, soprattutto quelle che lo sorprendevano davvero. Ma ci torneremo dopo.
Giunto sul campo di gioco vide che la squadra sembrava più popolata e un nuovo ragazzo avrebbe sostenuto il provino. Angus non ricordava il suo viso e non ricordava di aver mai annotato il suo nome durante il perdiodo di Caposcuola, decise che era un buon segno perchè voleva dire che non aveva dato problemi durante il suo periodo con la spilla.
Si avvicinò a Markus di soppiatto < Ora abbiamo un problema serio. A che percentuale di spogliatoio eri arrivato? Dovremmo cedere una fetta ciascuna se entra in squadra. Devo andare a fare il maleducato come al solito e chiarire la planimetria della zona? > sussurrò tutto all'orecchio del ragazzo con un mezzo sorrisetto prima che quell'espressione finisse nella stanze delle catene dopo aver visto Jessica in campo con la divisa
< Ma che cazzo! > non riuscì a trattenersi. Cosa ci faceva la Levante li? Cosa ci faceva missonocontentacheiserpeverdehannovintoilcampionato? Era evidente che Agnes avesse deciso di pugnalarlo alle spalle, di trasmutarsi in Giuda e baciarlo con labbra avvelenata, di effettuare un Cesaricidio anzi un Angusricidio organizando una congiura alle sue spalle. Avrebbe dovuto parlare con lei. Assolutamente.
Decise di ignorare completamente Jessica mentre la rabbia ribolliva dentro di lui. Si sarebbe sfogato sui bolidi. Avrebbe avuto solo un obiettivo da oggi in poi. Solo uno per tutti gli allenamenti. Agitò la mazza ascoltando senza sentire le indicazioni di Agnes.
Quando ebbero avuto il via spiccò il volo e si mise subito alla caccia di un bolide, altro che difesa se non superano il cento campo, avrebbe solo attaccato, in continuazione.
Doveva solo iniziare a trovare i bolidi e lo avrebbe trovato a tutti i costi.

Angus restò imbabolato per qualche istante nel vedere che il colpo che aveva effettuato con Nives era andato da tutt'altra parte mentre Markus fu colpito da un altro bolide.
< Ma che cazz > si girò verso la Caposcuola cercando di capire cosa fosse andato storto ma non ebbe il tempo di pensarci perchè proprio la voce della russa lo riportò con i piedi per terra (abbastanza ridicolo visto che stavano volando) < Ok, ricevuto > rispose tornando a concentrarsi. Osservando i movimenti di Nives avrebbe cercato di muoversi in modo sincrono seguendo parallelamente la compagna mentre avrebbe prepato il colpo. Portando nuovamente la mazza indietro avrebbe iniziatoa caricare il colpo andando contro il bolide cercando di prestare attenzione al poco spazio disponibile e continuando a controllare la coordinazione con Nives che aveva detto di puntare alla al petto di Esmeralda. Come un automa avrebbe cercato di eseguire tutto alla perfezione, la mazza avrebbe seguito la rotazione in avanti replicando lo stesso colpo fatto in precedenza. Avrebbe colpito in modo da non sovrapporsi a Nives e cercando di arrivare nello stesso momento a impattare sul bolide. Avrebbe cercato di indirizzare la sfera verso il petto di Esmeralda sperando che questa vuola la coppia improvvisata di cacciatori non facesse sbagli.

< Ancora no, hai portato qualcosa sequestrata a qualche studente monello > rispose con un ampio sorriso dettato dalla leggerezza del momento e dalla contentezza di vederla arrivare. < Trish Andersen conosce posti dove bere? > l'espressione volutamente curiosa mentre le braccia erano tornate al loro posto e spostava qualche passo per andargli incontro < ogni giorno scopro qualcosa di nuovo ma me lo dirai dopo >. Si fermò anche lui a guardarla, come al solito emanava eleganza che credeva non volesse ostentare ma che la sua figura slanciata faceva risaltare ogni volta che indossava gli abiti che la caratterizzavano. Quella gonna stretta e lunga, la linda camicia bianca che riusciva a intravedere sotto al mantello che al tempo stesso dli donavano una dose di austerità. Era perfetta. Ma ancora per poco, si divertiva a fargli perdere quella perfezione che probabilmente cercava, a differenza dell'eleganza, ma che riusciva a perdere facilmente almeno con lui.
< Magato e finalmente rinato. Ed è rinato il mio fegato ora che non sono più Caposcuola. Insomma, va tutto benissimo si > si avvicinò ancora un poco stringendo la tracolla fra le mani mentre cercava di capire cosa avesse portato con se Trish. Alzò la testa cercando di sbirciare senza riuscire a capire ma decise che non era importante adesso indagare. Adesso la priorità era un'altra.

il mio territorio

non riuscì a trattenere una risata < Vero che sei diventata la sceriffa di Hogwarts adesso ma anche fuori i cancelli è tuo territorio? Adesso mi si pone un problema esistenziale sai. Non avevo mai considerato che il tuo potere potesse estendersi anche oltre ma correrò il rischio di farmi punire > ghignò < Anche se pensandoci bene non sono più uno studente, in teoria sono fuori la tua giurisdizione. o no? > e come la sempre la sua laboriosa testa gli fece assumere un' espressione seria iniziando a pensare se davvero avesse potere anche li fuori, come se fosse di vitale importanza. Scosse il capo rilassando di nuovo le labbra < potremmo intraprendere un intensa discussione sull'argomento ma non credo che tu ne abbia voglia. E io nemmeno sinceramente. Abbiamo altro da fare. Come è andata la tua giornata di Custode? >
Iniziò a trafficare nella tracolla tirando fuori la mini AngusPoltrona, piazzandola proprio davanti gli occhi verdi di Trish < Guarda qui > esclamò, il sole era appena tramontato e il cielo aveva assunto quel colore che sta comunicando che la notte è in arrivo < Se ti stai chiedendo cosa è.... bhè la mia Poltrona della sala comune... trafugata all'insaputa di tutti dalla sala comune dei Corvonero. Non mi porterai nella stanza dele catene per questo vero? > un sorriso da schiaffi gli contornava la faccia. Aveva e stava provando una certa soddisfazione nell'aver fatto sparire quell'oggetto a cui teneva, l'Auror ladruncolo, il fascino del proibito, la stronzata di un neo maggiorenne.
< E' qui con me per due motivi. Il primo è che nessuno la poteva usare e la dovrà usare adesso che ho terminato gli studi e il secondo... adesso lo vedrai > poggiò la sedia a terra è casto un incantesimo per far tornare la poltrona alla dimensione originale.
La guardò con occhi avidi

il mio tesssooorrrooooo

si avvicinò accarezzando il bracciolo logoro, ripensando a quante cose aveva visto e sentito la sua AngusPoltrona

< Trish Andersen ti concedo l'onore di sederti sulla mia poltrona. Il tuo sarà l'ultimo... ehm... culo.... che vedrà prima di dirci addio per sempre > si inchinò teatralmente verso Trish per poi allungare le braccia spostandole verso la direzione della poltrona, invitando come un maggiordomo mal addestrato, la ragazza a prendere posto.

Aveva notato lo sguardo accigliato di Agnes quando vide il resto della squadra giungere in ritardo e pensò che la pazienza di Agnes stava raggiungendo il limite. Sorrise internamente, senza farlo vedere, perchè vedere Agnes perdere la pazienza e sbraitare era qualcosa che sarebbe stato sicuramente uno spasso da vedere e se le cose continuavano così non sarebbe mancato molto da godersi uno spettacolo del genere.
Mentre librava con la Scopalinda nella sua zona vide Nives giungere proprio dove si era piazzato lui.
< Con tutti gli spazi che c'erano proprio qui dovevi venire! > disse ad alta voce verso la caposcuola < abbiamo poco spazio di movimento per Merlino > ma ormai la giocatrice si era posizionata nello stesso settore e poteva farci poco. Stava pensando di cambiare zona quando la voce di Agnes attirò la sua attenzione: un bolide sbucato fuori da chissà dove puntava verso di loro. Dopo aver scostato una ciocca di capelli dal viso afferò saldamente la sua mazzo posizionandosi a una distanza tale da Nives che gli permettesse di colpire il bolide contemporanemanete alla russa. < Bhè a questo punto colpiamo insieme, lo abbiamo fatto a lezione di volo già una volta. Vediamo di ripetere, puntiamo a Markus va > attese una conferma dalla compagna per poi concentrarsi nuovamente sul bolide. Cercando di fare il punto della situazione avrebbe iniziato a caricare il colpo provando a coordinarsi con i movimenti di Nives. La mazza sarebbe stata portata indietro rispetto alla linea della spalla con una torsione del busto e avrebbe cercato di regolare l'altezza di volo per colpire perfettamente il bolide. Controllando contemporanemante la posizione di Markus avrebbe aspettato il momento adatto spedando di non sbagliare il colpo e di non sbagliare coordinazione con Nives.
< Ora > avrebbe gridato quando avrebbe ritenuto il momneto perfetto per far scattare le mazze in avanti. Avrebbe cercato di avere lo stesso timing della Caposcuola, spingendo la mazza in avanti come una molla e cercando di colpire il bolide quasi al centro, ma lasciando lo spazio a Nives per la sua mazza. Le due mazze si sarebbero quasi sfiorate al centro del bolide se entrambi fossero stati bravi e con la giusta coordinazione. Avrebbe fatto la sua parte mirando verso Markus e cercando di indirizzare il bolide perfettamente addosso al Corvonero.

Sorrise di rimando ad Alberto quando gli disse che si sentiva vecchio quando lo si appellava come aveva sempre fatto fino a qualche mese prima. Sorrise perchè era una cosa che lui stesso non sopportava ed aveva avuto modo e occasione di dirlo a Sheldon più volte riuscendo a convincerlo a dargli del tu. Ma la situazione era un pò diversa. Alberto era stato il suo professore e comunque una figura a cui aveva parlato con il rispetto che uno studente doveva alla sua figura. Abituarsi a dargli del tu non sarebbe stato facile.

< Ok, ma dopo anni ormai mi sono abituato non sarà facile cambiare registro indipendentemente dall'età > anche se avrebbe voluto fare una battuta sull'età di Alberto ma si trattenne non sentendo di avere una tale confidenza < In ogni caso cercherò di sforzarmi e passare al tu > disse mentre terminava di registrare la transazione. < Grazie, Mi trovo abbastanza bene anche se sono abbastanza oberato di lavoro. Sto cercando di riorganizzare tutto e sono ancora senza addetti che mi aiutino nel lavoro quindi diciamo che cerco di barcamenarmi fra il tempo che è poco e il lavoro che è tanto > ammise senza nessuna riserva < A scuola come procede invece? I Corvonero come se la stanno cavando quest'anno ? >

Un galeone qui, sette galeoni e dieci falci qui, 3 galeoni stamane.. dove ho sbagliato?

Immerso nei conti che non tornavano non si era accorto dell'arrivo di Agnes e trasalì non poco quando sentì la voce della capitana trillare a pochi centimetri da lui oltre il bancone. Alzò la testa visibilmente sorpreso per realizzare poco dopo chi era che lo aveva chiamato per nome.

< O ciao Agnes, scusami ma ero alle prese con un paio di galeoni smarriti > smarcò con la piuma intinta nell'inchiostro una riga dal registro per poi prestare l'attenzione dovuta alla Corvonero.
< Dimmi tutto, che ti serve ? > chiese attendo di sapere cosa portasse Agnes all'Ufficio Postale. Ascoltata la richiesta annuì con la testa recuperando il detector oscuro per controllare che tutto fosse in ordine. < Perfetto. La spedizione, come ben sai, costa 1 Galeone > Attese il pagamento recuperando la moneta e aggiungendola ai conti sbagliati di quella mattina.
La richiesta di Agnes lo spiazzò, non aveva previsto di andare in pausa pranzo perchè voleva approfittare della chiusura per sistemare l'ufficio ma forse un buon pranzo lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee e a ritrovare i conti perduti.
< Quasi quasi accetto l'invito anche se prevedevo di rimanere in ufficio. Magari mi racconti come vanno i corvonero quest'anno >

< Che palle > esclamò uscendo dallo spogliatoio per dirigersi verso il campo. La sua esternazione era dovuta alla pioggia che cocciutamente continuava a scendere ogni volta che dovevano allenarsi. Raggiunse il centro del campo notando Agnes già al centro a prendere acqua < Capitana, organizzare un allenamento di pure teoria nello spogliatoio non sarebbe stato male, che ne dici? >.
Attese l'arrivo degli altri chiedendosi come stesse procedendo la sua casata quell'anno. Era il primo senza di lui e non aveva idea di come stessero andando i Corvonero, avrebbe dovuto chiedere lumi a Nives magari.
Ascoltò poi le indicazioni di Agnes ben contento di concentrarsi nel suo ruolo e soprattuto senza dover utilizzare qualche strana clava di troll. Con la sua mazza personale inforcò la scopalinda dirigendosi verso il settore SE. Pronto con la mazza in mano avrebbe atteso di scorgere qualche bolide per iniziare quella danza di palle impazzite.

Avvolto nella divisa da Auror camminava, con le mani incrociate dietro la schiena, avanti e indietro nei pressi del grande e possente cancello di Hogwarts. Gli era stata assegnata la ronda ai cancelli in occasione della Festa di Halloween organizzata dalla scuola e in quel preciso istante non invidiava per niente Lyonel che invece doveva sorbirsi la festa essendo di ronda propria al Lago Nero. Certo la situzione dopo l'ultimo attacco sembrava molto più tranquilla ma proprio in queste occasioni era necessario non abbassare la guardia e vigilare che nulla rovinasse quella serata che per molti aveva un grande significato. Lui aveva emozioni contrastanti per quella serata: ricordava bene quello che era successo agli affetti dal morbo durante halloween e ricordava anche bene il primo bacio con Trish sempre durante Halloween. Ma non aveva nessun cruccio, era contento di stare di ronda anche se purtroppo non avrebbe visto Trish. Cercando di essere discreto avrebbe prestato attenzione ad eventuali invitati provenienti dall'esterno, osservando e aguzzando la vista su volti, indumenti, particolari e qualsiasi cosa che potesse attirare la sua attenzione e che risultasse ambiguo o strano. Non avrebbe permesso a nessuno di intrufolarsi nella scuola di nascosto. La bacchetta con la nuova impugnatura era stretta nella mano destra, sempre dietro la schiena, puntata verso terra ma pronto a scattare se fosse stato necessario. Forse era un pò troppo nervoso o troppo ansioso ma certamente non voleva farsi trovare impreparato se fosse successo qualcosa. Gli anfibi producevano un ritmico suono ovattato mentre schiacciavano l'erba un pò umida e l'aria fredda penetrava l'uniforme senza troppe remore. Sarebbe stata una lunga serata ma non aveva nessuna fretta, avrebbe svolto il suo compito nel migliore dei modi.

Il lavoro all'Ufficio Postale procedeva incessante e finalmente aveva tolto di mezzo quell'odiosa boccia con le caramelle che presenziava sul bancone da quando aveva inziato a lavorare come addetto. I clienti, non tutti ovviamente, erano dei gran maleducati e oltre a prendere manciate di caramelle senza ritegno provvedevano spesso a lasciare l'incarto nei posti più svariati dell'Ufficio Postale. Quante cartaccie aveva dovuto raccogliere nei mesi passati? Troppe, ma finalmente non c'erano più caramelle da prendere.
Mentre ricontrollava il registro degli incassi di giornata giunse il professor Lestrange.
< Professore Salve, benvenuto > esclamò contento di rivedere il Guardiacaccia che non vedeva da un pò di tempo < Tutto bene? Non la vedo spesso all'Ufficio Postale, di cosa ha bisogno? > ascoltò la richiesta sorridendo all'ammissione dell'insegnante di non essere forte con i calcoli < Si esatto, il costo è di 1 Galeone ma prima devo effettuare il solito controllo con il Detector > disse recuperando lo strumento e provvedendo a verificare che l'oggetto della spedizione superasse quell'esame. Non avendo rilevato nulla di strano confermò ad Alberto che si poteva procedere con la spedizione e attese il pagamento registrando poi l'entrata sull'apposito libro. < Provvedo subito alla spedizione. Se ha bisogno di altro mi dica pure altrimenti le auguro una buona giornata Professore >

La pergamena con gli appunti per il rinnovo dei costi di spedizioni dell'Ufficio Postale era nascosta sotto al bancone, dove gli occhi dei clienti non sarebbero potuti arrivare. Tuttavia quelli di Angus cadevano sempre li, soprattutto per quanto riguardava la questione del Serraglio Stregato. Doveva rispondere a Morgana per poter concludere quell'organizzazione e aveva un grave dubbio proprio su come organizzare le spedizioni per il mondo delle creature magiche. Ma non era questo il momento di pensarci e l'arrivo di una cassa con delle bottiglie trasportate dalla professoressa di Astronomia sottolineò quel pensiero.
< Salve Professoressa, benvenuta > esordì guardando la figura dell'insegnante e non potendo fare a meno di notare lo stato interessante dell'Astronoma < Come sta? Spero tutto bene > chiese mentre recuperava il solito detector oscuro per i controlli di routine. Dopo aver effettuato il controllo e non aver rilevato nulla di strano annotò il destinatario e l'indirizzo < Perfetto, il costo della spedizione è di 5 Galeoni comunicò mentre provvedeva ad imballare la cassa < Provvedo subito ad inviarlo a Miss Corbirock > disse attendendo il pagamento per poi chiedere all'insegnante se avesse avuto bisogno di altro. In caso di risposta negativa avrebbe salutato prima di continuare con il suo lavoro.

Sembrava che ci avesse visto giusto sulla questione vini riguardante Sheldon e il mago di Cambridge ci aveva visto giusto sulla questione birra riguardanda Agnus. Sorrise nel sentirsi definire, appunto, mago da birra < Diciamo che mago da birra mi si addice è vero, più che altro perchè la preferisco al vino > e probabilmente non aveva ancora sviluppato un buon palato per assaporare davvero il vino. C'era una certa differenza fra le due cose dato che la birra solitamente viene bevuta senza badare tanto al gusto mentre il vino richiede una certa calma e conoscenza per essere davvero assaporato. O si sbgliava? Probabilmente tutto dipendenva dall'indole di ognuno oltre che dai gusti.
Alzò le mani sentendo nominare le nonne < Alzo le mani sulle nonne, non c'è bisogno di commentare. Hanno il tocco magico... > si fermò a pensare per un attimo < anche se a questo punto si pone un problema. Se tua mamma è solo la regina dei pancake quando diventerà nonna diventerà un asso in cucina automaticamente? > una faccia finta seria per sottolineare l'importanza della domanda che tuttavia conteneva una domanda implicata ben più seria < Sempre che ci sia la promozione a nonna ovviamente. Hai mai pensato di avere figli un giorno? > chiese innocentemente sapendo che forse la domanda era un pò troppo personale ma fino a questo momento si erano abbastanza scoperti entrambi o almeno cosi gli sembrava.
< Esatto. La prima volta che mi sono smaterializzato ho vomitato > non avrebbe mai dimenticato quell'incidente avuto con Trish < e diciamo che la cosa mi ha un pò traumatizzato. Ma ho superato gli esami brillantamente e so benissimo che è solo una mia fissazione, prima o poi mi passerà >
Guardò la mossa del mago, Sheldon si stava arroccando momentaneamente in difesa e probabilente stava aspettando una mossa falsa di Angus per colpire.
< Oh ti ringrazio ma i stai sopravvalutando, fidati è una partita molto equilibrata fino ad ora, vediamo come va. La differenza è che nella vita non puoi prevedere nulla, non ci sono mosse predefinite e regole specifiche, ma forse è meglio così non è vero? >
Decise di allentare per un attimo la pressione sulla scacchiera.

< Torre in G8 >