| ||
"Io non controllo il potere che tu hai su di me e lo sai, lo sai da sempre."
Lo sapeva? Lo aveva pensato - tanti mesi prima - quando entrambi alternavano momenti in cui si rincorrevano con frecciatine, prese in giro, e battibecchi, a momenti in un cui si allontavano a vicenda urlandosi contro cattiverie che non avrebbero mai detto a nessun'altro; forse spinti da un reale e infondato odio reciproco o forse, più semplicemente, perchè sia lei che Xav sapevano che affidarsi alla rabbia era più facile che rassegnarsi all'evidenza che tornare indietro era impossibile. Si, in quel periodo Audrey credeva davvero di avere una sorta di potere speciale che agli occhi di lui la rendeva unica. Non come Libella, e tanto meno come Fara. Ma alla fine, come sempre, aveva marciato sopra tale consapevolezza talmente tanto che quando Xavier aveva finalmente trovato il coraggio di fare un passo indietro, facendosi da parte per tutti e due, la rossa si era ritrovata davanti alla marea di muri che in tutto quel tempo avevano eretto... Da sola, e senza la più pallida idea di come fare a superarli. All'inizio gli aveva voltato le spalle con uno straffottente dito medio alzato e si era incamminata dalla parte opposta sicura al cento per cento di avere altre mille strade e alternative plausibili. Insomma, tutto pur di non affrontarli. Ma man mano che andava avanti a testa alta, incurante di ciò che si era lasciata indietro, quei muri avevano cominciato ad apparirle davanti all'improvviso costringendola a fare talmente tante deviazioni che alla fine si era resa conto di star soltanto girando - ovviamente - in tondo. E di non essere andata da nessun'altra parte se non al punto di partenza. In uno stracazzo di labirinto. Ecco come Audrey si sentiva mentre le parole di Xavier rendevano i trofei impolverati della Sala partecipi della scena in cui un cuore era in procinto di rompersi. Perchè era quello che le faceva un male cane all'altezza del petto, vero? Percepiva le mani del ragazzo tra i capelli e il corpo venir stretto in una morsa dolce ma soffocante, che la costrinse puntare il mento sulla sua spalla per sollevare lo sguardo al soffittto ed evitare che altre - vergognose - lacrime le bagnassero le guance. Pregò Salazar che Xavier non si accorgesse dell'effetto che stava avendo su di lei quella conversazione a cuore aperto, e per non permettergli di sciogliere l'abbraccio gli circondò la vita con le braccia andando ad appoggiare i palmi di entrambe le mani sulla schiena. Incapace di proferire qualsiasi tipo di suono al di fuori del soffio leggero del proprio respiro contro il suo collo, la serpeverde lasciò che intorno a loro regnasse il silenzio mentre la scena del loro ultimo bacio - all'Evento - prese forma dietro i suoi occhi. "Sei stata la prima. La prima ragazza che ho amato" A quelle parole, Audrey percepì i primi mattoni dei muri che per tutto quel tempo l'avevano separata da Xavier iniziare a caderle addosso, uno dopo l'altro, distrutti dal peso di quella confessione enorme. Se lui l'aveva amata davvero, lei lo ricambiava? La Kane sapeva di provare un grandissimo affetto per il ragazzo, oltre all'attrazione; e tra tutte le persone che conosceva - tolta Sybil - lui era l'unico per cui si sarebbe ciecamente buttata sul fuoco in caso di necessità. Ma amarlo? Se a suo tempo ciò che provava per lui fosse stato davvero amore non l'avrebbe mai mollato in quel modo così infame. Ma allora, perchè sapere di averlo perso per sempre faceva così dannatamente male se non lo amava? Strinse le mani a pugno sfiorandogli con le dita la schiena. -Avrei tanto voluto saperlo prima- Le parole le uscirono meno malferme di quanto Audrey avesse immaginato e approfittando di quel brevissimo sprazzo di coraggio mollò la presa sui fianchi di Xavier quel tanto necessario ad allontanarsi da lui per guardarlo negli occhi. Lasciò che le proprie iridi nocciola, calde e lucide, si abbandonassero quelle sue celesti, fredde, mentre tentava di capire coda pensasse e cosa stesse provando il ragazzo in quel momento. Rabbia? Tristezza? Anche lui aveva ripensato al bacio che si erano scambiati la sera dell'evento? "Baciala come se non dovessi più rivederla" Ausrey non sapeva dire cosa avesse spinto Morgana a metterli in una posizione tale da baciarsi in quel modo così..sentito.. Se la Capitana della squadra di Quidditch l'avesse fatto solo per creare ulteriore scompiglio tra i Serpeverde - per puro divertimento - o se invece sperava di far riaccendere una scintilla ormai spenta da un bel po' di tempo, non che reduce di innumerevoli secchiate di acqua gelata. Salvare il salvabile. Sempre se tra loro qualcosa di buono da recuperare fosse rimasto davvero. Bastava capire se, a discapito del buon senso, sarebbe valsa la pena scoprirlo. -Devi spiegarmi una cosa però- Tornare indietro nel tempo sarebbe stato impossibile e lo sapevano benissimo entrambi; ma ignorare quello che era stato riportato alla luce con un "semplice" bacio sarebbe stato ancora più da idioti -Perchè mi hai baciato in quel modo alla serata dell'evento Serpeverde? Quindi si, almeno per Audrey ne valeva sicuramente la pena -Non rispondermi che l'hai fatto perchè lo chiedeva l'obbligo e che in realtà era solo semplice attrazione. Non ci credo- Prese poi un respiro profondo prima di proseguire, consapevole che dire ciò che aveva in mente avrebbe significato andare volontariamente a camminare su una fune sopra uno strapiombo e aver dato in mano a Xavier un paio di forbici -Guardami negli occhi e dimmi che non provi più niente, che è davvero tutto finito e che sei riuscito a lasciarti alle spalle tutto quanto- |