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Il guardiacaccia rimane sorpreso di sapere che nessuno di noi può vedere i Thesral, decisamente un bene ma forse non era pronto alla nostra risposta. Da quello che poi succede dopo rabbrividisco immobilizzandomi sul posto e iniziando a sentire un vago sentore di sudori freddi. L'uomo ha ribaltato il sacco rivelando dei conigli scuoiati e che dice essere il loro nutrimento. Questi cavalli sono carnivori? La cosa mi sorprende pesantemente e mi fa capire che non sono animali molto docili con una dieta del genere. Ascolto Alberto e capisco che di questi non c'è particolare bisogno di aver paura ma comunque bisogna essere cauti in ogni caso. Dobbiamo avvicinarci e cercare di salire in groppa al cavallo per poi librarci un minimo in aria come ci spiega e mostra con l'altro cavallo alato. Quindi è arrivato il momento di fare questo faccia a faccia. Appena posso mi faccio avanti per tentare di approcciare l'animale. Prima di avvicinarmi faccio un respiro profondo e lascia andare via tutto lo stress e la tensione buttando fuori l'aria, afferro uno dei conigli e cerco di non pensarci troppo. Presa una certa tranquillità avvicino le mani al petto e con passo lento ma deciso mi avvicino verso la creatura. Al minimo sentire di un nitrito infastidito o di un movimento veloce della sua testa mi fermo attendendo che torni tranquillo, molto importante è non guardarlo dritto negli occhi, quello è un atteggiamento da predatore e non voglio farmi vedere come tale. A qualche metro di distanza stacco con non poca difficoltà una zampa del coniglio e gliela lancio piano dal basso ai suoi zoccoli così che lo possa vedere e mangiare. Faccio così un altro paio di volte lanciandogli altri due arti del povero animale scuoiato. Se riesco a notare una certa tranquillità dell'animale, in genere da un movimento tranquillo della coda ma non posso esserne certo, provo a avvicinarmi. Non appena sono a distanza di un paio di metri inizio a parlare a bassa voce rivolgendomi a Hermes stesso -Ciao Hermes... Io sono Nathan... Non voglio disturbarti troppo, giusto il tempo di fare conoscenza e di farmi fare un piccolo giretto sulla tua groppa... sempre se ti va ovviamente... non voglio costringere nessuno...- tono lento e basso come se alzando la voce rischio di svegliarlo da un sonno profondo. Quando ormai sono arrivato praticamente davanti a lui gli lascio li davanti a terra il resto della carcassa aspettando che se ne nutra in tranquillità rimanendo fermo immobile. Appena noto che ha finito di mangiare cerco di avvicinarmi fino a poter avvicinare le mani verso la sua testa. Cerco di spostarmi lateralmente per non essergli esattamente davanti e una volta posizionato gli porto con decisione ma anche con calma una mano sul collo, dita unite, e con voce calma e bassa continuo a parlargli -Non ho mai visto molti cavalli come te sai? ... Pochi possono vantare delle ali così grandi ... se risponde bene a questo trattamento mi muovo per avvicinare la mia mano al suo naso così che possa sentire il mio odore e nel mentre continuo il dialogo -Senti? Dalla mia mano riesci a capire che sono un mangione di dolci?... Però la mia mano non è commestibile eh ... detto questo se il cavallo annusa la mia mano e sembra tranquillo la porto a posarsi sulla sua criniera e come per il collo cerco di accarezzarlo fino a raggiungere la sommità della testa fermandomi qualche centimetro prima. Se risponde bene anche a questo non mi rimane che chiedere il permesso e si prova a volare no? -Adesso siamo amici si? ... Posso chiederti di farmi fare un breve giretto sulla tua groppa? Giuro che faccio piano e che non ti faccio male...- attendo qualche istante spostandomi lentamente più verso l'altro lato del cavallo, lascio comunque una mano a contatto con l'animale per fargli sentire che ci sono e dove sono. Poso un altra mano sull'animale per fargli capire la mia intenzione, cerco di capire se lo stesso ha capito o meno e se gli va bene oppure se si sta innervosendo. Se lo sento teso continuo a accarezzarlo per un pochetto fino a che non lo sento nuovamente tranquillo. Non appena lo vedo calmo e sereno mi faccio coraggio e mi do una bella spinta con i piedi portando una mano oltre il cavallo così da salirci sopra almeno con il busto. Cerco di essere delicato e non troppo improvviso, come se mi sto appoggiando sopra. Con molta calma cerco di mettermi seduto comodo continuando a parlare e a accarezzarlo -Eccoci... allora... andiamo?- ricordo che come ha detto Alberto bisogna dare un colpetto con i tacchi così da dargli il comando per alzarsi in volto. Posando con decisione le mani alla base del suo collo, pronto in caso per direzionarlo se decide di farsi un giretto, porto le gambe a divaricarsi un minimo per poi lasciarle ricadere con pochissima forza sui fianchi dell'animale. Se il colpetto sprona il cavallo a prendere il volo mi tengo pronto a reggermi al suo collo così da evitare di cadere per lo spostamento improvviso a cui non sono di certo abituato, è comunque la prima volta. Se riesco a librarmi in aria con Hermes cerco dopo poco di farlo riscendere continuando a accarezzarlo nel mentre -Grazie mille Hermes... spero che un giorno possiamo rifarlo... tu che dici?- una volta a terra cerco di smontare con molta calma e cautela, non voglio fargli male o anche solo spaventarlo per una mossa azzardata. Se tutto va come dovrebbe lascio il posto al prossimo così che tutti possiamo tentare la cavalcata. Un emozione unica e particolare.
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