FATO
La traduzione era stata fatta, e ora i due ebbero modo di riflettere sulle parole che avevano scoperto. Aryanne fu la prima ad avere un'intuizione su una possibile interpretazione della frase criptica, e il Ministro assecondò la sua interpretazione, incoraggiandola a tentare quella via. Il Mokessino in questione giaceva aperto sul tavolo da lavoro; Balthier aveva dovuto faticare ad aprirlo, non essendo il suo proprietario, e quindi non l'aveva più richiuso da quel momento. L'Erbologo aveva dubitato che potesse essere impossibile richiuderlo, avendone compromesso la magia, ma aveva preferito non rischiare; quelle preoccupazioni non erano state condivise coi due volontari. Sarebbero state compromettenti sul funzionamento di quell'enigma?
Ignara di quella possibile complicazione Aryanne avvolse la corta intorno all'apertura del manufatto magico, e strinse il "collo" del Mokessino con decisione. Il suo intento era quello di riaprire il manufatto, ma non fece in tempo ad attuare la sua idea che, non appena ebbe stretto con la corda duplice, il Mokessino si riaprì da sé fra le sue mani.
L'apertura appariva visivamente diversa da poco prima, cosa che avrebbero potuto notare subito se vi avessero prestato attenzione in precedenza. Balthier che ci aveva speso ore a fissarla durante i tentativi di apertura lo notò subito non appena varcò la soglia del retrobottega, finalmente libero dai doveri di negoziante.
Lo sguardo di Balthier passò rapidamente in rassegna la scena davanti a sé, e dedusse che i due dovevano aver scoperto qualcosa decodificando i testi incomprensibili. Tuttavia non perse tempo a chiedere spiegazioni, curioso di capire perché ora il Mokessino apparisse diverso e cosa potesse contenere. Infilò la mano nell'apertura del Mokessino tenuto da Aryanne e ne estrasse un'altra pila di fogli, questa volta però non macchiati d'inchiostro. Fece rapidamente scorrere tutte la pagine fra le sue dita, e tutti poterono vedere come fossero state battute a macchina, al contrario delle pergamene scritte a mano con cui avevano avuto a che fare fino ad ora. Tuttavia non sarebbe servito leggerle tutte per scoprire le risposte alle mille domande che Balthier si era posto in quei giorni, la risposta l'aveva vista subito sulla prima pagina, e girò i fogli affinché gli altri due potessero leggere.
Il vero costo della magia.
un romanzo di
Philip H. Trost.
«
In questo manoscritto troveremo certamente la risposta sullo scopo delle ricerche magiche di quel gruppo di maghi... ma in modo un po' meno reale di quanto mi aspettassi.»
Storse leggermente la bocca, incapace di nascondere la delusione di non aver scoperto qualcosa di più concreto. Tuttavia qualcosa di interessante ce l'aveva sotto gli occhi: un Mokessino che conteneva due tasche al posto di una, comprensivo di metodo di chiusura che ne garantiva una maggiore sicurezza. Indubbiamente un
formidabile Mokessino.
La risposta ottenuta era stata inattesa, ma non da meno, con l'aiuto di Aryanne e Lucius, era giunto a una conclusione per quella faccenda misteriosa, e ringraziarli era doveroso e il minimo.
«
Mi dispiace avervi promesso più intrigo e illegalità di quanta sia risultata esserci, ma vi ringrazio davvero del vostro aiuto. Non sarei giunto a questa conclusione senza di voi. Avevo promesso una ricompensa ai volontari, e direi che ve la siete meritata completamente.»
Poggiò il romanzo non pubblicato del mago deceduto (a cui ora aveva potuto dare un nome) e si diresse verso la cassa del negozio, aprì il cassetto e vi estrasse i galeoni da consegnare ai due volontari.
«
Ecco a voi, ancora grazie.»
Consegnò i galeoni di ricompensa ad entrambi.