Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Alan Smith

view post Posted: 22/10/2022, 19:36 Lotteria Magica - Redazione "Gazzetta del Profeta"
Nome partecipante: Alan Smith
Quantità biglietti della lotteria acquistati: Uno
Rune scelte: Ehwaz, Laguz, Dagaz
view post Posted: 21/9/2022, 15:38 Call me when you land - High Street
High Street, a Settembre, perdeva un po' di magia, la maggior parte delle persone si concentrava a Diagon Alley: chi per gli acquisti scolastici, chi per rattoppare qualche abito al Madama, chi invece faceva i conti alla Gringott.
Sembrava che da Settembre a Dicembre nessuno pensasse più ad High Street e che questa riprendesse vita solo grazie alla presenza della neve e alle decorazioni natalizie dei vari pub. Probabilmente si trattava soltanto dell'ennesima visione irreale di Alan Smith, quando lavorava al pub dei Tre Manici di Scopa sgobbava dodici mesi all'anno, quindi il flusso era ben presente, tuttavia aveva la sensazione che quella strada diventasse solo un passaggio per qualcos'altro, notava che i maghi e le streghe la percorrevano con uno sguardo perso nel vuoto e a passo svelto perché erano in ritardo per chissà-cosa.
Proprio per questo motivo Alan scelse di rifugiarsi lì: non poteva dire a se stesso di vivere nell'asocialità in quanto fisicamente si trovava fuori da quattro mura, ma la probabilità di incontrare qualcuno (specialmente qualcuno che già conosceva) erano piuttosto basse.
Così il Grifondoro prese con sé la sua gattina e decise di passeggiare per High Street, il suo sguardo vagava sui vari negozi cercando di sbirciare dalle vetrine qualche dinamica interna ricordandosi di quando anche lui era un membro interno della società.
Le iridi castane, però, non si affacciarono sul Madama Piediburro poiché al suo interno avrebbe quasi sicuramente rivisto Lottie e ripensare al loro ultimo incontro, ma sopratutto, ripensare a loro rapporto lo faceva stare dannatamente male.
Strinse a sé la sua gattina e accelerò il passo con lo sguardo basso quasi come se si volesse evitare un dissennatore perché in fondo rivederla gli avrebbe risucchiato un po' di felicità.
Cercò di non pensare, di concentrarsi su altro, provò a pensare al fatto che l'autunno stesse veramente arrivando poiché i suoi piedi stavano calpestando qualche foglia che già aveva ceduto ai primi insulti del vento producendo qualche timido "Crok", un rumore che cercò di rendere assordante per non pensare a quello a cui già pensava per la maggior parte delle sue giornate abbastanza monotone.
Quando fu abbastanza lontano del Piediburro si sedette su una panchina e Core le scappò dalle braccia per sottrarsi a da quel quadro catatonico, la gattina si voltò e lo sguardò come se si aspettasse qualcosa.
Da bravo papà stava imparando a leggere il linguaggio di quella che considerava sua figlia, estrasse la bacchetta e con un movimento del polso fece lievitare delle foglie che giacevano sul manto di High Steet, Core, cercava di afferrarle talvolta anche alzandosi sulle zampe posteriori, Alan, quando vedeva che la piccola stava per arrivarci sollevava un po' di più le foglie.
Vedere Core giocare gli piaceva, e senza accorgersene gli angoli della sua bocca si sollevarono.
view post Posted: 7/9/2022, 20:41 Donazione scopa - Annunci e Domande
Salve, pongo una domanda. Anni fa Alan aveva acquistato una scopa che ora non usa più, è possibile donarla alla scuola?
view post Posted: 24/8/2022, 16:54 Ice Ice Baby - Abitazioni
Alan da gentiluomo fece ricadere la scelta del gusto del gelato sulla sua ex concasata, gli sembrava carino far decidere a lei e poi Smith si sentiva terribilmente in difetto con tutti per averli lasciati in un momento così delicato.
Probabilmente se Eleanor avesse scelto come gusto "vomito di troll" o "escrementi di Occamy" avrebbe lo stesso finito la sua porzione di gelato e si sarebbe addirittura complimento per l'ottima scelta culinaria; fortunatamente il cioccolato fondente piaceva anche al Grifondoro quindi il suo palato poteva star tranquillo.
Le ragioni del suo disagio non erano così valide, dopotutto non aveva fatto del male a nessuno, se non a se stesso, tuttavia è dall'età di circa undici anni che Alan viveva con un senso della giustizia tutto suo plasmato dalla controversa psicologia Smitthiana.
Quel pomeriggio aveva optato per un abbigliamento sportivo: una tuta grigia in tinta unita, così da passare un po' inosservato per le strade di High Street. Le sue mani stringevano la vaschetta di gelato acquistata poco prima presso la gelateria di Florian, andava a passo spedito elemosinando con lo sguardo tutte le zone d'ombra così da non ritrovarsi con una zuppa al cioccolato una volta arrivato a destinazione.
Vestito in quel modo i passanti poteva scambiarlo per un semplice fattorino, ma in realtà a nessuno fregava niente di lui né delle sue partenze né dei suoi ritorni.
Fu inevitabile per Smith provare ad immaginare quella che sarebbe potuta essere la conversazione tra l'ancora giovane studente e la donna in carriera che Eleanor stava diventando: di cosa avrebbero parlato? Della dura vita come assistente di Astronomia? Delle difficoltà (per lei ormai superate) degli esami M.A.G.O.? Oppure delle indagini per il sale di Avvincino dove Alan non avrebbe più potuto infilarci il becco?
Tutti questi quesiti lo intimorivano, ma s'infrangevano contro l'ingenua voglia di ritrovare una vecchia amica quale era stata Eleanor Corbirock.
Come era suo solito perso tra i suoi mille (e a volte inutili) problemi era arrivato davanti al numero diciassette, spostò il peso della vaschetta di gelato sul palmo della mano sinistra così da avere la destra libera per bussare alla porta.
Esordì in un sonoro e banale "Tok tok" palesando così la sua presenza, la rossa avrebbe trovato già un sorriso stampato sulle labbra di Alan, un sorriso di circostanza che avrebbe sicuramente assunto un tono più naturale quando i due si sarebbero visti.
view post Posted: 17/8/2022, 01:08 Wand Cheeeeck - Ollivander
Fortunatamente la manutenzione della sua bacchetta magica durò poco è così, Alan, poté riappropriarsi del proprio strumento.
Prontamente porse i due galeoni alla fabbricante accomapagnando il gesto ad un sorriso a significare una sorta di "grazie".
- Per il momento non mi occorre altro. Buona giornata professoressa. - Salutò congendandosi.
Tornare per le strade di Diagon Alley poteva significare solo una cosa: caldo bollente.
view post Posted: 4/8/2022, 15:47 Wand Cheeeeck - Ollivander
Sentire la presenza del legno d'acero nella sua tasca sinistra lo rassicurava non poco.
La bacchetta rappresentava qualcosa di estremamente personale per un mago o strega diventato quasi un qualcosa di intimo.
Per mettere in difficoltà un mago comune bastava sottrargli la bacchetta, infatti, molte volte avrebbe voluto imparare ad eseguire magie sia con che senza la stessa.
Ad ogni modo quel giorno avrebbe dovuto eseguire un controllo del proprio catalizzatore e l'idea di consegnarlo in altre mani spontaneamente - seppur per lecite ragioni - gli creava comunque un po' di disagio.
Entrò nel negozio di Ollivander porgendo la propria bacchetta dalla punta in modo che il "manutentore" avrebbe afferrato l'impugnatura, e disse:

- Buongiorno, avrei bisogno di fare la manutenzione alla bacchetta. -
view post Posted: 27/7/2022, 20:38 Tu, gelato al cioccolato - Gelateria di Florian Fortebraccio
Quel pomeriggio, Alan, si trovava a passeggiare per Diagon Alley con un intento ben preciso: aveva promesso ad Eleaonor, sua vecchia concasata, di andare da lei per trascorrere un po' di tempo insieme. Non sapeva bene di cosa avrebbero parlato, sperava che avrebbero glissato il più possibile circa l'assenza di Smith dai territori di Hogwarts, ma in un'occasione come quella sarebbe stato un po' difficile. Nessun incantesimo "Protego" l'avrebbe parato da qualche, più che lecita, domanda o richiesta di spiegazione.
Intanto il Grifondoro si trovò davanti alla gelateria di Fortebraccio, aprì la porta e si rivolse al lavoratore che avrebbe trovato.

- Salve, avrei bisogno di una vaschetta di gelato da mezzo kilo. -

Fece una piccola pausa assaporando con lo sguardo i vari gusti che il locale aveva da offrire; tuttavia la sua era un'indecisione fittizia, sapeva già quale gusto scegliere, aveva lasciato decidere ad Eleaonor, meritava più lei questo privilegio.

- Prendo il cioccolato nerissimo. -

Nerissimo, un po' come il suo futuro.
view post Posted: 16/7/2022, 15:25 O.C.D. - Scribbulus
Preso dalla sua nuova ossessione di nome "Core", Alan, aveva dimenticato che la gestione del negozio "Scribbulus" fosse passata nella mani di una sua ex concasata: Eleanor.
Con la Grifondoro condivideva alcuni ricordi degli anni passati da studenti, per un periodo erano stati anche compagni di squadra di Quidditch, probabilmente la rossa aveva provato a indirizzargli qualche bolide durante le parti amichevoli che allestivano durante gli allenamenti.
Alan riconobbe velocemente lo spezzarsi della tipica frase di accoglienza, capitava anche a lui quando lavorava ai Tre Manici e si trovava a servire qualcuno che conosceva; molto spesso il saluto con il relativo benvenuto diventava un'azione involontaria mossa ormai dalla routine del servire numerosi clienti.
Spontaneamente gli angoli della bocca di Smith svoltarono verso l'alto, le pupille si espansero per qualche secondo manifestando la sua sorpresa.

- Eleaonor, ciao! - salutò.

Effettivamente era passato molto (moltissimo) tempo da quando aveva visto la giovane donna l'ultima volta. Insieme condividevano anche l'amicizia con Giulia Swan che effettivamente lui non sentiva da molto tempo. In cuor suo sperava che Eleanor potesse dargli qualche notizia in più.
Alan seguì con attenzione ciò che la sua interlocutrice aveva da dirgli e seguì con lo sguardo tutti gli oggetti che appellava con la sicurezza tipica di una padrona di casa.

- Grazie, per il momento prendo il set base, poi magari tornerò con più calma per qualche altro acquisto. Ho sempre avuto un debole per gli articoli di Scribbulus. -

Il Grifondoro preferì limitarsi al minimo indispensabile anche perché aveva perso tutti i suoi lavori, quindi non aveva più entrate da un bel po', ed orgoglioso com'era non avrebbe mai chiesto soldi a sua madre. Non poteva sentirsi più fallito di così.
Cercava di non pensarci, di eclissare quel pensiero che lo tormentava, anche le parole di "bentornato" lo facevano sentire a disagio, seppur dette con estrema innocenza. Per questo motivo cercò di fingere di non aver sentito l'ultima parte del discorso di Eleaonor.

- Se ti va possiamo incontrarci per chiacchierare un po', magari ora sei impegnata con i clienti. - Iniziò porgendo i soldi del materiale acquistato. - Io sono sempre ad Hogwarts, tu vivi ad High Street, giusto? Magari se mi dici dove ti vengo a trovare. Gusto preferito di gelato? -
view post Posted: 14/7/2022, 17:50 O.C.D. - Scribbulus
Ho riempito la ciotola dell'acqua di Core? Sì.
Sicuro? Sì.
Sicuro sicuro? Sì.
Davvero? Sì.
Davvero davvero? Okay, meglio ricontrollare.

Anche quella mattina Alan aveva minuziosamente seguito il rituale che ormai lo accompagnava dall'inizio della bella stagione. Controllava più e più volte se avesse riempito la ciotola dell'acqua della sua gattina, o quantomeno, se il livello dell'acqua fosse sufficientemente abbondante il che significava poco più dei tre quarti dove il poco più corrispondeva a circa cinque cucchiaini da thè.
Aveva il terrore che Core potesse soffrire la sete soprattutto quando Smith non c'era. Il Grifondoro non poteva trascurare l'unico essere che gli era rimasto ancora fedele, non se lo sarebbe mai perdonato.
Pertanto cercò di aumentare la velocità dei suoi passi per terminare gli acquisti più velocemente.
A pochi metri c'era il negozio Scribbulus dove avrebbe trovato inchiostro e pergamene. Entrò e si diresse al bancone, dicendo:

- Buongiorno, avrei bisogno del rifornimento per Hogwarts. -
view post Posted: 13/7/2022, 23:27 Rifornimento - Farmacia
Il sole cocente picchiava sulle teste dei maghi e delle streghe del mondo magico, alcuni sembravano investiti da un incantesimo Confundus, altri invece erano confusi anche inverno.
Probabilmente Alan aveva beccato una delle giornate più calde per andare a Diagon Alley a rifornirsi del materiale scolastico, ammesso che si potesse scegliere quale delle giornate fosse più calda e quale meno.
Il Grifondoro stava bene attento a cercare come un segugio tutte le zone d'ombra costeggiando alti edifici, virava sulle zone luminose solo quando c'erano delle deviazioni rese obbligate da calche di studenti.
Per i suoi acquisti iniziò dalla Farmacia: aveva bisogno di rifornire il materiale per le lezioni di pozioni. Entrò quindi nel negozio.

- Buon giorno professore, avrei bisogno del rifornimento per il nuovo anno. -

Sperava che col tempo il professore avesse dimenticato l'appellativo che aveva dato ad Alan facendo uno sconcio anagramma del nome.
view post Posted: 15/11/2019, 22:39 In supremae dignitatis - Ufficio Postale
Alan conosceva perfettamente il percorso per andare all'ufficio postale: c'era già stato un paio di volte per conto di Phoenix Balerion, quando lavorava per lui, con l'intento di spedire le scope ai propri clienti.
Forse quella era la prima volta che utilizzava uno dei servizi dell'attività per un qualcosa di personale, tanto personale, da inviare addirittura una lettera anonima.
Smith non era il tipo che aveva paura di dire la sua, magari qualche volta lo era, ma in quel momento il fine giustificava i mezzi; e poi era una funzione del tutto legale e prevista dalle regole dell'ufficio postale e la società magica inglese in generale.
Il giovanotto legò alla zampa di un volatile la sua lettera anonima, utilizzando uno dei gufi dell'ufficio il destinatario non sarebbe riuscito a risalire all'identità del mittente.
Una volta che il gufo si liberò in volo, Alan posò un galeone nell'apposita cassetta per poi lasciare l'ufficio postale come se non fosse mai passato da lì.
view post Posted: 10/11/2019, 15:06 Silver_Mouna VS Alan Smith - Campo di Quidditch
Era il momento di colpire.
Il Grifondoro si compose per assumere una formulazione corporea idonea al lancio di un incantesimo. Posizionò i piedi ad una distanza tale da emulare la distanza tra le spalle.
Il piede destro venne portato più avanti rispetto al sinistro. Le ginocchia molleggianti reggevano il peso di Smith e lo scaricavano sulle piante dei piedi che avevano il supporto del pavimento sottostante.
La bacchetta puntata contro Mouna era retta dal braccio destro ben teso e collegato alla spalla che insieme alla sua gemella apparivano rilassate, ma allo stesso tempo, pronte a colpire con movimenti elastici e decisi.
Il Grifondoro cercò di stabilizzare il respiro e il battito cardiaco; la sua schiena appariva dritta e la colonna vertebrale era impegnata a sorreggere il corpo di Alan dalla cintola in su.
Cercò di immaginare il suo cervello che inviava gli impulsi elettrici a tutti i distretti corporei con una complessità affascinante e precisa.
I muscoli erano pronti a guizzare e la mente di Alan si concentrò per radunare tutta la concentrazione possibile affinché il suo lancio riuscisse.
Immaginò, in particolare, Mouna con le braccia lungo i fianchi e le gambe bloccate cadere a terra impossibilitato a continuare il duello. Decise di optare per un incantesimo che, se eseguito nel modo coretto, gli avrebbe assicurato un netto vantaggio se non addirittura la vittoria della sfida.
Quando si sentì pronto con gli occhi sempre puntati verso la sua avversaria decise che era arrivato il momento di colpire.
Velocemente il suo braccio destro si sarebbe mosso concludendo il movimento deciso e scattante simile ad una frustata. Il braccio sinistro riposava lungo il fianco sinistro poiché non era utile ai fini del lancio.
Quando la punta della sua bacchetta concluse il movimento orientandosi verso la figura di Mouna disse con un tono sicuro: - petrificus totalus! -
La sua ambizione a vincere il duello voleva vedere effettivamente la sua avversaria somigliare sempre di più ad una statua e coronare vincitore Alan Smith.
view post Posted: 10/11/2019, 15:00 Silver_Mouna VS Alan Smith - Campo di Quidditch
Dopo esser stato chiamato e aver compiuto i dieci passi Alan si voltò di scatto e si preparò al lancio del suo incantesimo.
Nonostante non conoscesse le competenze nell'arte del duello della sua avversaria decise di non sottovalutarla e agire in tempi più economici possibili non trascurando però l'accuratezza e la concentrazione.
Una volta difronte Mouna, puntò i piedi nel pavimento facendo strisciare il destro un po' più avanti. La distanza tra i due piedi era più o meno quella delle spalle.
Le ginocchia flesse gli avrebbero permesso di avere più flessibilità anche in caso di un eventuale ipotesi di schivata qualora la concasata fosse stata più veloce di lui.
I muscoli degli arti inferiori si contrassero pronti a rendere il corpo di Alan scattante e pronto ad ogni evenienza; le anche equilibrate sullo stesso livello, contribuivano insieme alla flessibilità delle ginocchia, a sostenere il peso distribuito il più equamente possibile.
I muscoli addominali e i muscoli dorsali sostenevano invece la porzione superiore della sua struttura corporea; la schiena venne inclinata di una manciata di gradi così che non avrebbe subito eventuali sbalzi all'indietro.
Le spalle rilassare ergevano il collo che sorreggeva a sua volta il capo.
Del suo volto sarebbero risaltati gli occhi puntati contro il suo obiettivo: Mouna.
Il braccio sinistro, disarmato, venne piegato dietro la schiena poiché al momento non risultava utile al lancio, cercò, quindi, di isolarlo; il braccio destro, invece, avrebbe svolto un ruolo determinante per quell'incontro: venne disteso in avanti, il suo arto superiore, contro ogni regola anatomica, non sarebbe terminato con le dita della mano, bensì con la sua bacchetta in legno d'Acero.
Tentò di rendere il proprio catalizzatore parte di sé pronto ad esprimere tutto il suo potenziale magico in quel duello amichevole.
Smith provò ad indirizzare il suo focus verso la sua sfidante, non solo con il raggio visivo, ma anche con la sua attenzione: il pubblico, la preside e tutte le altre persone che avrebbero assistito potevano essere un elemento di distrazione e quindi non utile.
Nella sua mente prese vita la scena di Silver che, colpita dall'incantesimo, veniva disarmata e, nella migliore delle ipotesi veniva sbalzata indietro; nel suo scenario cerò di immaginare il flusso magico scaturire dalla punta della sua bacchetta e dirigersi in tutta la sua potenza e velocità verso la figura che la sua concentrazione e visuale avevano isolato.
Dentro Alan era racchiusa la magia che grazie a quell'occasione poteva esprimersi intensa, pura e decisa.
Gli occhi fissi contro la sagoma del suo obiettivo, il suo avambraccio ruotò puntando la bacchetta proprio dove puntavano i suoi occhi ovvero la Grifondoro Mouna.
Quando la punta della bacchetta fu in corrispondenza della sua avversaria, Smith, avrebbe pronunciato la formula:
-Expelliarmus -
Il tono deciso e sicuro avrebbe scandito la partenza del raggio, contemporaneamente avrebbe eseguito un movimento a mo' di frustata con il braccio armato.
view post Posted: 10/11/2019, 14:13 Tendone dei Duellanti - Campo di Quidditch
Sembrava quasi che il momento sugli spalti con Greg non c'era stato: Alan immerso nuovamente in quella situazione aveva la sensazione di non essersi mai allontanato dal Tendone.
A sfidarlo stavolta c'era la sua concasata presente a quell'evento che aveva dato prova di grande abilità nella prima fase della competizione.
Non aveva seguito il consiglio di Gregory e quindi non aveva fatto nessuna corsa prima del suo turno, tuttavia si cimentò in qualche piccolo esercizio di riscaldamento per preparare i suoi muscoli agli sforzi che sarebbero stati chiamati a sostenere quella giornata.
In silenzio attese il suo turno.
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