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*Per un attimo si persero entrambi in quel bacio.
Non sapeva davvero come le fosse venuto in mente di fare una cosa del genere così, e per giunta in quel posto e in quel momento. Del resto era in qualche modo logico: dove tutto era cominciato, tutto doveva finire. Non avrebbe mai immaginato che potesse accadere in quel modo, però. Sentì che lui la stringeva, che l'abbracciava, e non riuscì a fare a meno di ricambiare quella stretta. Non voleva lasciarlo andare... E invece, questa volta, il signor Buonsenso li aveva fregati entrambi: si era definitivamente licenziato. Fu lui ad allontanarsi, mentre per la seconda volta delle lacrime rigavano le guance della Tassa. "Ti amo..." Quanto c'era voluto per dire quelle due parole, la prima volta? Ora le aveva appena comunicato che la lasciava... e nello stesso istante aveva trovato la forza di dirle anche quelle due parole maledette. Decisamente il fato gioca sempre brutti tiri. Ma quello era il peggiore di tutti. Lui si allontanò, dicendo cose che Matty non avrebbe mai immaginato potessero venir fuori dalla sua bocca. "Ti assicuro...Che se potessi fare qualunque cosa per restare,l'avrei già fatta." Quelle parole le fecero inspiegabilmente paura. Che accidenti gli aveva fatto quel pazzo di un Alphonse? Possibile che lo avesse costretto a partire? Beh, conoscendolo, sicuramente si... Scosse la testa e sospirò, lasciando perdere tutto, per il momento. Certo, ci avrebbe pensato.. probabilmente avrebbe pensato tanto che, alla fine, il cervello le si sarebbe del tutto liquefatto, ma non in quel momento. "Questa volta è diverso." Aveva un che di comico. La stessa frase che aveva detto quando si erano messi insieme. Beh, decisamente era stato diverso. In tutti i sensi. "Vorrei poterti spiegare..." Si era fatto ancora più lontano.. e lei era rimasta lì dov'era prima, in piedi come uno stoccafisso. Spiegare? Non c'era nulla da spiegare: buona parte della verità l'aveva già capita da sola. Fece inspiegabilmente un sorriso, scuotendo la testa, come a dire "non ce n'è bisogno". Non riusciva a fare altro, in quel momento. Aveva la gola secca, la testa vuota e orribilmente pesante allo stesso tempo, gli occhi che le bruciavano per le lacrime represse e una grande, enorme voglia di dare a quel gran scemo una Bolidata nello stomaco. Per ricominciare tutto daccapo. Un altro passo indietro.. Era un peccato: un grandissimo, enorme peccato. Cercando di non scoppiare a piangere, lo guardò un'ultima volta, e per un istante rivide lo sguardo di cui si era innamorata. Quella luce rossa avrebbe accompagnato le sue notti insonni per un bel pò, sicuramente. "Ciao Matty..." Una volta aveva pensato che nessuno le dicesse "ciao" come faceva lui. Beh, ora ne era più che certa. Abbassò lo sguardo, fissandosi i piedi, coi pugni stretti tanto da farle male. Prese un respiro profondo e tornò a guardarlo, con le lacrime agli occhi, un istante prima che se ne andasse.* Ciao, Serpe... non fare troppi casini. *Un ultimo, insignificante saluto, dopodichè lo vide partire. Chissà se si sarebbero rivisti? Per ora l'unico pensiero che le passava per il cervello era che voleva trovarsi un angolo per stare da sola. Completamente sola. Voleva piangere. E il peggio era che già ne sentiva terribilmente la mancanza. Lo guardò fino a che non divenne una forma indistinta nella pioggia, dopodichè si voltò e prese un respiro profondo, per cercare di calmarsi. Si sedette sulla stessa sedia su cui lo aveva aspettato, e rimase lì a fissare il vuoto, con sguardo vacuo, per un tempo indefinibile. Quando sentì di essere arrivata al limite della sopportazione, si alzò di lì e cominciò a correre come una stupida bionda in lacrime, in direzione del Castello. Poco importava se, strada facendo, si sarebbe inzuppata dalla testa ai piedi.* |